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MacBook Pro M1 Max, dirigenti Apple entusiasti delle capacità di video editing

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Il chip M1 Max offre potenzialità rivoluzionarie nell’ambito del video editing e con intensi flussi di lavoro nel campo della grafica in generale. È quanto riferito da due dirigenti di Apple in un podcast, evidenziando le prestazioni del nuovo chip top di gamma, con risultati superiori a quanto possibile con i Mac Pro.

Il sito Appleinsider riferisce quanto affermato da Shruti Haldea e Luke Tristram – Pro Mac Product Line Manager – in merito ai MacBook Pro 14″ e 16″ 2021, evidenziando alcuni benefici dei nuovi notebook.

L’M1 Max secondo Haldea “cambia le carte in tavola” con un’ampiezza di banda della memoria fino a 400GB/s e configurazioni fino a 64GB di veloce memoria unificata. “Una cosa vera di questa architettura è che offre performance straordinarie, e ci sono casi nei quali il chip M1 Max supera quello che è possibile fare con il Mac Pro”, ha affermato Haldea.

«Un esempio è offerto dagli acceleratori ProRes integrati nel Media Engine; l’M1 Max ha due di questi “motori” per la codifica e decodifica accelerata via hardware, permettendo di attivare sette stream ProRes 8K in Final Cut Pro su un MacBook Pro 16″ con l’M1 Max. Più stream di quanto è possibile fare su un Mac Pro 28-core con scheda Afterburner, superando letteralmente una workstation».

Il numero di flussi video è importante ma Tristram aggiunge che anche la velocità di esportazione è un altro vantaggio per i video editor. «Sarà possibile effettuare il rendering dei progetti ed esportarli molto più velocemente. È una di quelle attività nelle quali – penso a chi si occupa di video – basta un respiro profondo ed è davvero qualcosa di meraviglioso».

Nell’intervista si parla anche di Final Cut Pro, delle capacità di raffreddamento dei notebook a pieno carico, le porte integrate e della durata della batteria.

Si è parlato anche dell’inclusione del notch, elemento che per Apple non rappresenta un problema per l’utente, anche in virtù delle nuove dimensioni degli schermi («incrementando la dimensione da 16″ a 16,2″, l’area attiva nella diagonale della sezione inferiore al notch è ancora 16», ha riferito Haldea), la posizione dei menu e la finestra da 16:10 che si ottiene.

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