Prima erano i problemi alle catene di approvvigionamento, ora sono gli stringenti lockdown in Cina con cui il governo intenderebbe bloccare il ritorno di fiamma della pandemia di coronavirus: cause diverse che portano allo stesso risultato, ovvero verdersi slittare in alcuni casi fino a giugno la consegna del proprio MacBook Pro acquistato qualche settimana fa. A parlarne è l’analista Ming-Chi Kuo, secondo il quale i modelli di fascia alta starebbero riscontrando lunghi tempi di consegna proprio a causa della carenza dei componenti e dei blocchi in corso in Cina.
Basta farsi un giro sull’Apple Store online per trovare riscontro in queste dichiarazioni anche alle nostre latitudini: per un MacBook Pro da 14 pollici con processore M1 Pro, solo per il più economico il ritiro in negozio è possibile per oggi, altrimenti c’è da attendere tra il 24 maggio e l’8 giugno sia se si intende andarlo a ritirare a mano, sia se si opta per la consegna a un indirizzo.
Non va meglio per il modello base di MacBook Pro con schermo da 16 pollici e processore M1 Max, che non arriva prima del 15 giugno. Non parliamo poi delle configurazioni personalizzate: basta cambiare un niente in fase di acquisto per veder allungare i tempi di almeno una settimana, con consegne che slittano tra il 30 maggio e il 13 giugno o, se va male, anche al 20 giugno.
I MacBook Pro di fascia alta (l’unico fornitore è Quanta) sono stati molto richiesti fin dal lancio e i tempi di consegna dopo i lockdown in Cina sono aumentati di circa 3-5 settimane.
Sono molte le persone che avevano ordinato i computer a marzo e ad aprile e adesso stanno subendo notevoli ritardi nelle spedizioni. Ne scrive MacRumors raccontando le esperienze di alcuni suoi lettori: uno di questi ad esempio l’aveva ordinato a marzo e avrebbe dovuto riceverlo il 22 aprile, mentre adesso non arriverà prima di metà maggio; per un altro la consegna era indicata per il 13 aprile mentre adesso il pannello web punta tra il 9 e il 16 maggio. Non va meglio per Mac Studio con processore M1 Ultra, che nel momento in cui scriviamo arriva il 22 giugno in configurazione base oppure il 25 luglio se si cambia qualche componente.
Una frustrazione che per il momento non trova conforto in alcun modo: chi ha già speso migliaia di euro per uno dei nuovi Mac non può far altro che aspettare e sperare. Nel frattempo, il 28 aprile Apple annuncerà i risultati finanziari trimestrali: potrebbe essere una buona occasione per chiarire il quadro della situazione agli investitori.
Nei primi tre mesi di quest’anno le vendite Mac sono aumentate mentre mercato e vendite dei PC Windows sono in calo. Tra le novità attese da Apple la presentazione di due Mac forse già a giugno.