Per i MacBook Pro Haswell rilascio imminente. Questo quel che si apprende da OMS One, un sito di Hong Kong che svolge un monitoraggio sulla catena di fornitura nel mondo dell’elettronica. Il rapporto, parte da quanto scritto da Want Daily,una testata sulla cui affidabilità non molto si può dire e le cui affermazioni vanno quindi prese con le molle.
OMS One è una fonte indiretta e sintetizza in pochissime parole l’indiscrezione originale che non è disponibile on line; dal testo si apprende solo che le spedizione dei primi portatili con il processore ad alta efficienza, sono previste per la fine del mese. Se questo fosse vero, significherebbe che l’annuncio potrebbe essere dato già la prossima settimana, prima di quanto si attendono alcuni analisti secondo i quali le macchine saranno disponibili solo ad ottobre, probabilmente poco prima del lancio dei nuovi iPad.
Ricordiamo che autorevoli analisti come Ming Chi Kuo avevano ipotizzato per i MacBook Pro Haswell un lancio alla WWDC, ma successivamente hanno cambiato idea puntando ad una presentazione per settembre. La prospettiva che iPhone possa essere annunciato il 10 settembre cambia però le carte in tavola visto che Apple ha necessità di dare visibilità al telefono senza offuscare la presentazione di altri prodotti. Questo significa che sui MacBook Pro Haswell potrebbe cadere un cono d’ombra dal dieci di settembre fino alla fine del mese se non oltre, tenendo in considerazione il rumore mediatico che solleveranno iPhone 5S e iPhone 5S. A questo punto Apple potrebbe realmente avere deciso di presentare i portatili con qualche giorno di anticipo per evitare che incrocino il lancio del telefono. Una seconda possibilità è che Apple possa spostare effettivamente il loro annuncio ad inizio ottobre, a cavallo tra presentazione di iPhone e quella dell’iPad 5, magari contestualmente alla presentazione di Mavericks.
Non va neppure dimenticato che anche gli iMac e i Mac mini sono in attesa di un aggiornamento ed Apple potrebbe anche decidere per un annuncio che includerà tutto l’hardware di nuova generazione supportato dall’introduzione di Mavericks.
In ogni caso quel che è certo è che in questo momento Apple deve unicamente fare i conti con le opportunità che le si offrono e con il marketing. I processori Haswell sono ormai largamente disponibili e non sembra che ci siano problematiche particolari in fatto di componentistica (come avvenuto con gli schermi Retina dei MacBook Pro o con i pannelli laminati degli iMac dell’autunno 2012). Processore a parte, che dovrebbe garantire un grande incremento in fatto di autonomia, tra novità che potremmo vedere sia nei portatili che nei nuovi desktop ci sono i chipset Intel della classe Iris e Iris Pro, capaci, dice il produttore, di sostituire sotto il profilo delle prestazioni una scheda grafica dedicata riducendo sensibilmente i consumi. Questo significherebbe liberare spazio per altre componenti oppure diminuire le dimensioni della macchina. I nuovi MacBook Pro, iMac e Mac mini potrebbero avere dischi PCIe e porte Thunderbolt 2 anche se si tratta di componenti più specifiche e utili, allo stato di sviluppo attuale, per macchine professionali come i MacPro.
Per quanto riguarda, infine, le macchine sottoposte a rinnovo, va ricordato che Apple sembra indirizzata ad abbandonare totalmente il fattore di forma del MacBook Pro tradizionale che ancora sopravvive sia nel modello da 13 che in quello da 15 pollici, ma per fare questo passo dovrebbe abbandonare sia i lettori ottici che i dischi a piatti magnetici, cosa che non pare ancora possibile in molti mercati sia per ragioni pratica (il lettore ottico dove Internet ad alte prestazioni non è molto diffuso ancora una necessità), sia per i costi. Un disco SSD è ancora troppo costoso rispetto ad un disco a piatti magnetici e sarebbe impossibile offrire opzioni da 512 GB in su, richieste da chi lavora con file multimediali, senza far pagare all’utente finale un prezzo molto alto.