Da mesi aumenta la quantità di messaggi pubblicati dagli utenti di MacBook Pro 2011 difettosi ma, nonostante centinaia di post sui forum e una petizione con raccolta firme su Change.org, finora Apple non ha comunicato né annunciato nessuna iniziativa per risolvere il problema.
Nelle scorse ore però qualcosa si è mosso: lo studio legale statunitense Whitfield Bryson & Mason LLP sta valutando di avviare un’azione legale contro Apple rappresentando tutti gli utenti di MacBook Pro 2011 difettosi, così come riporta il francese MacBidouille. L’annuncio dello studio legale con sede a Washington DC è stato pubblicato anche su Facebook: si tratta di uno studio specializzato nella protezione dei consumatori. Gli avvocati che vi fanno parte dichiarano di aver già portato a termine con successo diverse cause legali nel mondo della tecnologia, in particolare vengono citati risultati positivi nei processi contro Google, Lenovo, HP e Sony.
In questa fase di valutazione lo studio legale sta raccogliendo informazioni, dati ed esperienze degli utenti possessori di MacBook Pro 2011 difettosi. Per questa ragione chiunque è interessato da questo problema è invitato a compilare un breve questionario disponibile a partire da questo collegamento. Per il momento così non rimane che aspettare per osservare se la class action riuscirà ad essere avviata in USA, più difficile invece prevedere cosa succedere per gli utenti di altri paesi colpiti dallo stesso problema.
Ricordiamo che il problema dei MacBook Pro 2011 difettosi è emerso negli scorsi mesi, più volte riportato in queste pagine: si tratta del diffuso problema della GPU che inizialmente visualizza s schermo artifatti grafici, fino a rendere inutilizzabile il computer. Non esiste una soluzione software: per risolvere il problema della GPU è richiesta la sostituzione della scheda madre, una riparazione molto costosa (circa 600 euro in Italia) se la macchina non è più in garanzia. Ma anche dopo le riparazioni numerosi utenti segnalano la ricomparsa del problema che così si pensa associato a un difetto della GPU, dei suoi collegamenti con la scheda madre oppure di un problema di dispersione del calore non sufficiente nei portatili in questione.