Il MacBook Pro da 16″ è una macchina di fascia alta, apprezzata da professionisti per le performance del processore, la durata della batteria, il display Liquid Retina XDR, il sistema audio, ecc., ma c’è qualcosa che è ben lungi dall’essere ottimizzata rispetto ai concorrenti: la velocità massima che è possiible ottenere nello scambio dati via rete con le connessioni WiFi.
Il notebook di Apple è su questo versante indietro rispetto ad una ventina di PC che lo Youtuber Jared Tech ha avuto modo di testare. Nelle prove effettuate con il MacBook Pro è riuscito a ottenere una velocità in downstream di 758 Mbit/s con il MacBook Pro, ultimo in classifica rispetto al Gigabyte Aero 17 YD (1.644 Mbit/s, più del doppio), al Lenovo Legion 5 Pro (1.570 Mbit/s) e l’Alienware m15 R6 (1.561 Mbit/s).
I test sono stati effettuati sfruttando un router Asus RT-AX89X 5 GHz. Da notare che i dispositivi con i quali sono stati ottenuti i risultati migliorati integrano un “semplice” chip Wi-Fi 6, mentre PC di fascia media integrano un chip Wi-Fi 6E che, teoricamente, dovrebbe garantire maggiore velocità. Questi chip sono superati dal chip Wi-Fi 6 AX200, uno dei migliori sul mercato, sul mercato dal secondo trimestre del 2019, con supporto bande 2,4Ghz, 5Ghz (160Mhz) e velocità teorica massima di 2,4Gbps.
Lo Youtuber non è riuscito a determinare quale chip sfrutti Apple sugli ultimi MacBook Pro. La Mela riferisce nelle specifiche che la velocità massima teoricamente supportata è 1200 Mbps con le connessioni WiFi6 e 866 Mbps su Wi-Fi 5 (802.11ac) sulla frequenza dei 5 GHz. Il sito WCCFTech riferisce che i risultati inferiore ottenuti con il MacBook potrebbero essere dovute a limitazioni software che Apple ha predisposto per migliorare la durata della batteria. I dati ottenuti sono ad ogni modo buoni, in linea con altri chip WiFi. Apple potrà aggirare il problema, integrando un chip WiFi 6E in futuri dispositivi o integrando opzioni in macOS che migliorano la velocità della WiFi a discapito della durata della batteria.