Apple ci riprova, e questa volta potrebbe riuscire nel suo intento: il MacBook nero opaco, o magari iPhone, già brevettato nel 2020, è stato brevettato di nuovo, questa volta con tecnologie apparentemente capaci di risolvere i problemi che finora ne avevano reso impossibile la sua realizzazione.
All’epoca infatti in quegli stessi documenti l’azienda spiegava che non ne aveva costruito ancora uno perché ottenere un “vero” nero era davvero difficile, con tutte le prove che portavano piuttosto a una specie di grigio scuro.
Alcuni colori – scriveva – sono molto più difficili da realizzare rispetto ad altri. Il nero è uno di questi: i dispositivi elettronici in genere presentano superficialmente una finitura lucida e questa «contribuisce alla riflessione speculare di una grande quantità di luce visibile», rendendo praticamente impossibile «ottenere un vero colore nero».
Il brevetto del 2020 descriveva alcuni metodi che combinavano un sistema di intrappolamento della luce per minimizzare questi riflessi, e l’aggiornamento pubblicato pochi giorni fa sembra proseguire su questa strada, con una differenza. Questa volta infatti vengono impiegati nanotubi di carbonio che potrebbero permettere ad Apple di ottenere finalmente il tanto agognato nero perfetto.
Gli altri casi di nero più o meno opaco
Badate che, nel caso, non sarebbe proprio il primo: Apple infatti si è avvicinata moltissimo a questa colorazione con il MacBook del 2006, che veniva venduto con un disco rigido più grande (oltre al cambio di colore) forse per giustificare il sovrapprezzo che, secondo i più, equivaleva più a un’imposta sul colore che a una conseguenza della differenza di specifiche tecniche. Anche in iPhone la colorazione nera è già stata avvistata più volte ma sempre lucida.
Foto di redjar su flikr tramite WikipediaApple non spiega se questi nanotubi di carbonio possano bastare per risolvere tutti i problemi, tuttavia il fatto che ci stia ancora lavorando lascia ben sperare che il MacBook nero opaco, un giorno o l’altro, arriverà davvero. E se ci sarà ancora un sovrapprezzo, allora si vedrà: c’è da scommettere che per molti non sarebbe un problema.