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MacBook Air, per Apple margini da record grazie ai dischi SSD

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Il nuovo MacBook Air costa meno del precedente ma produce in rapporto al costo più profitti di qualunque altro portatile Apple. A dirlo è un analista, Brian Marshall di Gleacher & Co., che ha preso in esame le componenti del dispositivo valutando il cosiddetto BOM, Bill Of Materials, ovvero i cosi vivi determinati dal prezzo di acquisto delle componenti e dell’assemblaggio. Secondo Marshall il MacBook Air determina per Apple un margine di guadagno che va dal 28% al 37%, molto di più del 20% che Apple ricava da prodotti simili come i MacBook Pro.

Marshall non scende particolarmente nel dettaglio sui costi delle varie componenti, limitandosi a riferire che il modello da 999 dollari costa ad Apple 718 dollari e che il modello da 1599 dollari costa ad Apple 1007,40$. Dove l’analista è più specifico è sul meccanismo che Apple usa per produrre elevati margini: l’uso di memoria Flash.

Visto che Apple è il maggior consumatore al mondo di memorie allo stato solido il produttore di Cupertino è in una condizione del tutto particolare: è in grado di aumentare significativamente i profitti facendo crescere la capacità dei dischi SSD. Ad esempio Apple ricarica 200$ in più quando vende un MacBook Air da 11,6 pollici con 128 Gb di Ram invece che con 64 GB di Ram, ma in realtà in termini di materiali il costo aggiuntivo è di soli 74$. Ciò significa un aumento del profitto sull’intera macchina che passa da un margine del 28% al 34%. Con il modello da 13,3 pollici il profitto dall’aumento della Ram è inferiore ma pur sempre presente; Apple portando il disco da 128 a 256 GB ricarica 300$ sul costo a fronte di un aumento del prezzo dei materiali di solo 141 dollari guadagnando un margine del 37% invece che del 33%.

Una opinione interessante a margine di questo fenomeno viene espresso da Michael Yang, un analista di iSuppli, specializzato in memorie Flash. «Apple – dice Yang in una intervista rilasciata a Computerworld – è in una posizione senza uguali sul mercato. Ha un consumo tale di RAM da essere in grado di muovere i prezzi, può comprare quando sono bassi senza preoccuparsi dei suoi progetti specifici perché sa che da una parte o dall’altra quelle componenti le utilizzerà. Altri concorrenti devono essere molto più cauti perché non usano la stessa quantità di memorie. Gli avvesari di Apple non solo non possono, ma spesso non vogliono neppure rivaleggiare con Apple nel settore delle memorie»



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