Peculiarità del MacBook 12″ è l’assenza di ventole per il raffreddamento. È un computer estremamente silenzioso che genera pochissimo calore. Il chip Intel Core M da 1.1 GHz non è certamente un fulmine in termini di velocità ma ha il vantaggio di consumare solo 5 watt e offrire grande durata della batteria.
Apple ha studiato il sistema affinché ogni operazione venga svolta usando soltanto l’energia necessaria, riducendo costantemente la frequenza operativa di funzionamento quando non è necessario innalzarla. In virtù di quanto descritto non è, come già detto, certamente una macchina adatta a chi cerca prestazioni elevate. In teoria se il computer non riscalda troppo, il processore non ha bisogno di ridurre automaticamente la velocità operativa. Per verificarlo, qualche tempo addietro lo Youtuber LinusTechTips ha fatto un piccolo esperimento: ha sigillato per bene il MacBook 12″ e l’ha posto su un vassoio con acqua fredda, verificando che con il raffreddamento liquido è possibile raddoppiare le prestazioni con applicazioni quali Cinebench.
In pratica, com’è facile immaginare, giacché la temperatura interna non sale, il processore continua a funzionare quasi alla massima frequenza operativa (2 GHz per tutta la durata delle prove. Togliendo il vassoio con l’acqua, la macchina torna rapidamente alla frequenza operativa più bassa, con l’ovvio calo di prestazioni.
In vena di esperimenti, il tizio ha provato a fare prove simili con l’iPhone 6s (questa volta sigillando lo smartphone in un sacchetto impermeabile) non riscontrando però nessuna differenza. A questo punto ha voluto provare con alcuni recenti smartphone Android e… sorpresa: anche questi sembrano gradire il raffreddamento e funzionare più velocemente quando raffreddati.
Crediamo sia superfluo ricordarlo, ma ovviamente raccomandiamo di non fare nessun esperimento casalingo con l’acqua usando i vostri computer e telefoni.