Nell’ondata di nuovo hardware il rinnovamento più radicale arriva dai Mac Pro. Per i desktop professionali di Apple, dopo 15 mesi, cambia praticamente tutto; nuovi sono i processori, nuove sono le schede madri, nuove le connessioni, nuove le schede grafiche.
La novità di primo piano da mettere in evidenza è sicuramente quella costituita dal processore. Si tratta di chip Nehalem di nuovissima generazione che Apple introduce per prima al mondo, in anticipo rispetto a tutti i concorrenti. Il chip descritto da Macity in una lunghissima serie di articoli e che rappresenta una vera e propria rivoluzione rispetto agli Xeon della serie Penryn. A parte la circuiteria (45 nanometri) uguale a quella dei predecessori cambia tutto per il resto: 8 MB di cache L3 completamente condivisa, un controller di memoria integrato (che significa cancellazione del collo di bottiglia che limitava la velocità di accesso dei dati alla Ram) memoria ECC DDR3 a 1.066 MHz. I nuovi Nehalem (della serie Gainestown, come correttamente previsto già questa mattina da Macity, commercializzati come Xeon 55xx) garantiscono un aumento fino a 2,4 volte della larghezza di banda della memoria. Torna anche l’Hyperthreading che moltiplica per due i core logici; in pratica il modello da 2,66 GHz con quattro nuclei opera come se ne avesse otto; il modello da 2,23 GH con otto core opera come se ne avesse 16. Infine viene anche implementata la nuova tecnologia Turbo Boost incrementa la velocità del processore quando non vengono utilizzati tutti i core.
I nuovi Mac Pro introduce come scheda grafica base la NVIDIA GeForce GT 120 con 512 MB di memoria GDDR3: fino a 2,9 volte più veloce. In opzione è disponibile la scheda ATI Radeon HD 4870.
Apple evidenzia le modifiche all’architettura interna. L’interno è stato riprogettato semplificando ulteriormente l’accesso. La scheda madre supporta fino a 32 GB di memoria (8 GB nel modello con un solo processore), fino a quattro schede di espansione PCI Express 2.0, fino a 4 TB di memoria di massa e la nuova scheda RAID Mac Pro Card, ancora più facile da installare. Internamente sono presenti quattro alloggiamenti per disco rigido a collegamento diretto senza l’ausilio di cavi, con supporto per dischi SATA.
Il Mac Pro ha Bluetooth 2.1 + EDR (Enhanced Data Rate – velocità di trasmissione dati avanzata), Gigabit Ethernet dual 10/100/1000 BASE-T, cinque porte USB 2.0 (due anteriori, tre posteriori), due porte USB 2.0 sulla, quattro porte FireWire 800, (due anteriori, due posteriori), tre slot di espansione aperti PCI Express 2.0 di dimensioni regolari.
Le possibilità di personalizzazione sono diverse.
Il modello da 2,66 GH può essere portato a 2,93 GHz (+450 euro) e a 8 GB di Ram (+225 euro); la scheda RAID opzionale costa 630 euro, il disco da 1 TB 90 euro di extra. I dischi rigidi opzionali e aggiuntivi costano 180 o 270 euro a seconda delle dimensioni, ciascuno (se ne possono aggiungere fino a due). Possibile aggiungere un secondo DVD (+90 euro).
Le opportunità di personalizzazione per il modello che ha come base di partenza il doppio 2,26 Ghz sono le stesse anche se in alcuni casi, come ad esempio per l’aumento delle prestazioni dei processi cambiano i prezzi: Due processori Intel Xeon quad-core a 2,66GHz + 1.260,00 euro, due processori Intel Xeon quad-core a 2,93GHz + 2.340,00. 12 Gb di Ram costano 270 euro, 16GB (8x2GB) 450,00 euro, 32GB (8x4GB) 5.490,00.
Il prezzo base dei nuovi Mac Pro è di 2299 euro per il modello a singolo processore e di 2999 euro per il modello da due processori e 8 nuclei. Da notare che il precedente modello da 2,8 Ghz costava 2499 euro.
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