Passerà agli annali dell’impopolarità, almeno nel mondo Apple, il consiglio dato dall’account Twitter ufficiale di Trenitalia @LeFrecce che si è esibito in un clamoroso “Epic Fail” sul social network scatenando un sentimento misto ad indignazione ed ilarità.
Tutto inizia lo scorso 28 agosto quando l’utente Twitter @edorai si rivolge a @LeFrecce per ottenere assistenza sulla creazione di un profilo di fatturazione con codice fiscale, a quanto pare non disponibile sul suo browser, Chrome.
Trenitalia consiglia subito di passare al detestato Internet Explorer, ma l’utente risponde che è impossibile “su Mac non esiste Explorer”; il supporto al browser di Microsoft su Mac è terminato infatti nel 2005, ben 10 anni fa.
E qui è scattata la peggiore delle idee, fornire un consiglio che suona malissimo: “Se ti è possibile, ti consiglio di utilizzare un pc e usare IE.”
@edorai Se ti è possibile, ti consiglio di utilizzare un pc e usare IE.
— LeFrecce (@LeFrecce) 28 Agosto 2015
Il suggerimento ha scatenato indignazione e riprovazione, non solo perchè dire a chi ha un Mac di passare ad un PC suona come una specie di insulto (ed è davvero curioso che un addetto all’assistenza non lo sappia), ma per il fatto che una azienda come Trenitalia, di fatto ancora pubblica, non ha soluzione migliore per aiutare un cliente a fruire dei suo servizi, che invitarlo all’uso di un sistema operativo proprietario, uno specifico prodotto commerciale che si acquista e produce un profitto per chi lo vende, invece che restare equidistante e neutrale dando a tutti le stesse opportunità, senza schierarsi.
In realtà Trenitalia non è sola nel coltivare questo concetto discutibile di supporto al cliente. Anche se oggi con meno pervicacia che in passato, sono molte le aziende italiane, diverse di interesse pubblico, che si dimostrano ancora scarsamente illuminate e con una prospettiva penalizzante per i clienti nel supporto multi-piattaforma.