Per descrivere il nuovo Mac Pro modulare l’esempio che viene in mente è quello dei mattoncini Lego ma, stando ad alcune anticipazioni, si tratterà più verosimilmente di diversi tipi di moduli impilabili, ognuno all’incirca grande come l’attuale Mac mini, ognuno dedicato a una diversa funzione.
L’utente potrà così scegliere di acquistare tra moduli diversi per comporre il suo Mac Pro modulare personalizzato, in base alle proprie esigenze di lavoro, di calcolo, di elaborazione grafica, di archiviazione e così via. L’unico modulo il cui acquistato sarà obbligatorio naturalmente è quello che ospita processore e memoria: tutti gli altri sono a discrezione di ciascun utente.
Nel modulo CPU si troverà anche un connettore proprietario di Apple, presente anche in tutti gli altri moduli, necessario per le comunicazioni tra i vari moduli e in grado di offrire prestazioni elevate.
In linea teorica questo connettore potrebbe essere basato su Thunderbolt 3, una soluzione già supportata da macOS X sia a livello hardware che software e con prestazioni sufficienti per poter gestire schede video esterne, come avviene già da mesi con i box esterni per le eGPU. Questa soluzione però escluderebbe un modulo di espansione per le RAM perché per sostenere la velocità di funzionamento delle memorie RAM occorrono prestazioni addirittura superiori al Thunderbolt 3.
L’identikit del nuovo Mac Pro modulare prosegue, precisando che ogni modulo sarà dotato di un suo alimentatore e anche del suo sistema di raffreddamento. Le anticipazioni su questa attesissima macchina di Cupertino sono presentate in un video di Tailosive Tech, filmato che riportiamo in questa pagina, a partire da informazioni che sembrano provenire da persone interne a Cupertino o comunque a conoscenza dei piani di Apple: al momento è però impossibile stabilirne l’attendibilità.
La multinazionale offrirebbe diversi moduli per incrementare la potenza grafica con GPU, per espandere l’archiviazione con unità SSD e dischi fissi, moduli per le connessioni esterne e altri ancora. Tutti sfrutterebbero il connettore proprietario creato da Apple, dettaglio che lascia supporre l’esclusione di moduli per Mac Pro proposti da altri costruttori.
Ma, sempre in base alle indiscrezioni, Apple starebbe anche valutando la possibilità di concedere in licenza questo connettore, così che anche altri marchi e società possano costruire moduli per il nuovo Mac Pro modulare.
L’idea è intrigante anche perché descrive una macchina completamente diversa non solo dal Mac Pro 2013 ma anche dalle workstation tradizionali viste finora, con un grande chassis all’interno del quale sono stipate tutte le varie componenti del sistema, così come erano anche i Mac Pro prima del 2013.
Le anticipazioni contengono però anche un indizio meno allettante. Apple svelerà certamente il nuovo Mac Pro modulare quest’anno, secondo alcuni forse a giugno alla WWDC 2019, ma è possibile che la disponibilità effettiva possa slittare fino al 2020, così come era avvenuto anche per Mac Pro 2013.