Per chi ordina un Mac Pro 12 core i tempi di spedizione su Apple Store online ora sono saliti fino a 1-3 settimane, un’attesa insolita rispetto alle tradizionali 24 ore. Le altre due versioni Quad-Core e 8 Core sono indicate come immediatamente disponibili ma è sufficiente aumentare la quantità di memoria RAM o applicare qualsiasi altra personalizzazione per far slittare subito la previsione di spedizione da 1 fino a 3 settimane. La situazione è stata notata da MacRumors poco prima di Natale ed è identica anche per gli ordini dei Mac Pro anche su Apple Store online in Italia.
L’efficiente macchina logistica della Mela permette a Cupertino di proporre tutti i prodotti online con spedizioni a 24 ore, così variazioni nei tempi di spedizione molto spesso anticipano novità in arrivo. Nel caso dei Mac Pro l’aggiornamento della serie è atteso da tempo ma da circa un paio di mesi il futuro dei Mac professionali sembra essere in forse. Per quanto riguarda le componenti di nuova generazione che Apple potrebbe utilizzare per aggiornare i Mac Pro ricordiamo che i processori Sandy Bridge E Xeon dovrebbero essere disponibili entro il primo trimestre di quest’anno. Per quanto riguarda le schede grafiche di nuova generazione, all’inizio di dicembre è stato individuato il supporto per le GPU ATI Tahiti all’interno di OS X 10.7.3 beta. L’unica macchina nel catalogo Apple che potrebbe usare schede video di questa fascia sarebbe proprio un Mac Pro di nuova generazione.
In ogni caso questa volta lo slittamento dei tempi di consegna non fa solamente sospettare un rinnovo in arrivo ma anche la possibilità che Apple stia procedendo con la liquidazione del magazzino in vista della fine della serie. Secondo gli addetti ai lavori nei laboratori di Cupertino il refresh dei Mac Pro sarebbe pronto o quasi ma la Mela potrebbe anche decidere di interrompere questa linea di prodotto. Tra le ragioni ipotizzate ci sarebbero un impegno sempre più mirato di Apple per il settore consumer e pro-sumer, un progressivo scostamento dal settore Pro, la possibilità di impiegare gli iMac con porta Thunderbolt per svolgere diverse funzioni finora svolte dai Mac Pro, infine numeri di vendita meno rilevanti per i computer professionali della Mela rispetto agli altri prodotti di punta.