Apple per il mondo professionale da quanto è passata ad Intel sceglie processori di fascia elevata, parte dell’offerta Xeon che significa garanzia di prestazioni al top e capacità di fare fronte a compiti molto gravosi. È stato così anche in occasione del rinnovo dei Mac Pro che non smentiscono la tradizione e si presentano con una serie di opzioni build to order capaci di portare ad un livello molto elevato le prestazioni in campi critici come video editing, calcoli matematici, rendering e 3 D in genere.
La più impressionante delle configurazioni è sicuramente quella offerta in opzione con i Mac Pro 8 Core. Spendendo una cifra congrua (e per ora non ancora specificata) al posto dei dei due Quad-Core Intel Xeon E5620 da 2,4 GHz, si possono avere due X5670. Si tratta di componenti con sei nuclei di calcolo ciascuno per 12 thread contemporanei che con Turbo Boost possono arrivare a 3,33 GHz; sfruttando l’Hyperthreading i chip Intel sono in grado di operare come se avessero 24 nuclei di calcolo virtuali. Questi processori della serie Westmere dotati di 12 MB di cache hanno litografia a 32 nanometri, la più avanzata oggi sul mercato. Secondo i benchmarks Apple, un Mac Pro con due processori Xeon E X5670 è più veloce del 30% nell’output di memoria rispetto ai precedenti modelli con 8 nuclei; alla stessa velocità di clock, fa segnare un risultato 1.2X in SPECfp_rate_base2006 e di 1.3 volte in SPECint_rate_base2006. In Maxwell Render 2.0.3. Benchwell render il risultato è di 1.5X in Modo 401. 3D rendering di 1.3X e in Cinebench 11.5 (rendering multiprocessore) di 1.5X.
I Quad-Core Intel Xeon E5620 da 2,4 GHz possono essere configurati anche con degli Xeon 5650. Si tratta di processori della stessa classe dei 5670 da cui si differenziano per la velocità del clock di 2,66 GHz (Turbo a 3,06 GHz) e null’altro. Anche qui abbiamo 12 nuclei fisici che diventano 24 virtuali grazie ad Hyperthreading.
Il processore base, il più volte citato Quad-Core Intel Xeon E5620, ha quattro nuclei (per un totale di 8 fisici e 16 virtuali visto che stiamo parlando sempre di due processori con Hyperthreading), velocità del clock di 2,4 GHz e frequenza Turbo Boost di 2,66 GHz.
La differenza sta anche nei costi. L’Intel Xeon E5620 costa 387 dollari, l’E5620 costa 996 dollari il modello top X5670 costa ben 1440$. Visto che stiamo parlando di due processori per macchina chi vorrà configurare al top il suo hardware dovrà prevedibilmente sborsare una cifra non indifferente visto che la sola differenza di costo dei processori “in fabbrica” è di circa 2100$.
I modelli di fascia più bassa, quelli dotati di un solo processore, hanno un Quad-Core Intel Xeon W3530. Si tratta di un quattro nuclei (con 8 virtuali sempre grazie da Hyperthreading) con velocità di clock da 2,8 GHz e Turbo Boost a 3,06 GHz. Nonostante questo processore sia stato lanciato recentemente (inizio 2010) non è un Westemere ma un Bloomfield con litografia da 45 nanometri e 8 MB di cache. In opzione si può avere un W3565 un altro processore Bloomfield da 4 nuclei fisici ma con velocità di clock fino a 3,2 GHz (Turbo Boost a 3,46 GHz). Al top per i singolo processore troviamo un 6 nuclei di calcolo da 3,33 GHz (Turbo Boost a 3,6 GHz); si tratta del W3680, un processore del tutto diverso dai W3530 e dai W3565, è infatti un Westemere (come quelli dei dual processor) con 12 MB di Cache e capace di 12 thread virtuali invece che 8.
Anche qui i prezzi in opzione non sono dichiarati, ma la differenza di prezzo dei processori lascia immaginare una sensibile differenza se si vorranno configurare i singoli processore per renderli più potenti. Si va dai 294$ del modello base ai 999$ del W3530 passando per i 562 del modello W35365.
Le schede grafiche sono, come noto, due ATI: come standard le macchine offrono la ATI Radeon HD 5770 mentre in opzione c’è l’ ATI Radeon HD 5870.
La ATI Radeon HD 5770, lanciata lo scorso autunno con il nome in codice di Juniper XT è una scheda di fascia entry level con un processore principale da 850 MHz, clock di memoria GDDR5 da 1,2 GHz per un totale di 1 GB, banda di memoria da 76,8 GB/sec capace di un throughput in poligoni di 850 milioni, un Texel fill rate da 34 Gigatexels/sec, Pixel fill rate da 13.6 Gigapixels/sec, Anti-aliased pixel fill rate da 54.4 Gigasamples/sec. Le prestazioni come accennato sono da scheda grafica di fascia entry level, ma Apple consente di abbinarne due nella stessa macchina.
Chi vuole prestazioni più elevate può ordinare la Radeon HD 5870, una scheda di fascia decisamente più alta. Il processo litografico è lo stesso della HD 5770 (40 nanometri) ma sul doppio dei transistor (2,15 miliardi contro 1.06 miliardi), il doppio delle unità textures (80 contro 40), 1600 Unità processore Stream contro 800 e 32 unità colore ROP contro 16. Pur a fronte della stessa velocità del clock principale e del clock di memoria e la stessa quantità di memoria GDDR5, la Radeon HD 5770 ha una banda di memoria di 153.6 GB/sec, un Texel fill rate da 68 Gigatexels/sec, un Pixel fill rate da 27.2 Gigapixels/sec, Anti-aliased pixel fill rate da 108.8 Gigasamples/sec.