Mentre iPhone, iPad e i Mac consumer vengono aggiornati periodicamente, i computer Mac professionali si fanno attendere per anni: ora si scopre che il Mac Pro 2013 arrivò in ritardo anche per colpa di forniture di viti impossibili da trovare o quasi negli Stati Uniti.
Tim Cook aveva promesso l’arrivo di un nuovo Mac interamente costruito negli USA già nel 2012 ma alcuni dei posticipi del lancio della macchina erano dovuti anche al fatto che Apple non era riuscita a trovare un costruttore di viti USA in grado di fornire viti nella qualità e nella quantità richieste da Cupertino.
Pur non trattandosi di un prodotto di grandi volumi come iPhone o iPad, Apple riuscì a individuare un fornitore di viti USA in grado di consegnare 1.000 viti al giorno, una quantità non ancora sufficiente per le richieste di Cupertino. Per evitare ulteriori ritardi a Mac Pro 2013 Apple decise di acquistare le viti necessarie in Cina.
Solo successivamente è stato individuato un costruttore statunitense in grado di fornire 28.000 viti, anche se con specifiche non perfette. Il New York Times riporta gli aneddoti di ex manager di Apple che riferiscono di 22 viaggi di consegna, per lo più effettuati dal proprietario dell’azienda che trasportava le viti personalmente con la sua auto fino allo stabilimento di Apple in Austin in Texas.
La storia delle viti di Mac Pro 2013 illustra bene perché Apple non potrà costruire iPhone in USA. Il motivo non si limita al minor costo della manodopera in Asia e in Cina rispetto agli USA. In più occasioni Tim Cook ha spiegato che negli anni è diminuito il numero di operai specializzati e ingegneri esperti di macchinari industriali in USA, profili che invece abbondano in Cina. Per l’amministratore delegato di Cupertino solo la Cina è in grado di offrire un mix di abilità, scalabilità e infrastrutture in grado di sostenere gli ordinativi di Apple.
Così nonostante la promessa «Costringerò Apple ad abbandonare la Cina e produrre i suoi dannati computer e l’altra roba qui» un obiettivo più volte espresso da Donald Trump, nonché le preoccupanti tensioni commerciali tra USA e Cina, rimane altamente improbabile se non impossibile che Cupertino trasferisca le linee di produzione dei suoi dispositivi più venduti in USA. La storia della piccole vite dei Mac Pro 2013 spiega perfettamente le ragioni e le ultime anticipazioni rivelano che per trovare una alternativa alla Cina, Cupertino sembra stia puntando all’India e al Vietnam.
Invece per quanto riguarda Mac Pro 2013 la macchina continua a essere un prodotto Made in USA venduto du Apple, ma proprio quest’anno dovrebbe essere sostituito da un nuovo Mac Pro modulare che Apple ha promesso in arrivo entro il 2019 ma di cui per il momento nulla è trapelato in rete.