Continuiamo imperterriti il nostro “viaggio” all’interno della beta di Mac OS X 10.7 questa volta occupandoci di una novità: la condivisione dei file con AirDrop. Questa tecnologia consente di individuare utenti vicini, condividendo con essi file direttamente, senza neanche bisogno di configurare un network WiFi in comune. Gli utenti già avvezzi delle tecnologie di rete incluse in Mac OS X sanno bene che è possibile attivare la condivisione documenti dalla voce “Condivisione” delle Preferenze di Sistema, accedere a documenti, cartelle e altri servizi con altri utenti sul network o condividere l’intero computer con chiunque o limitare il servizio di condivisione consentendo l’accesso a specifici utenti solo su determinate cartelle. Da sempre su Mac OS X è possibile condividere i documenti utilizzando il protocollo AFP (Apple Filing Protocol), FTP (documento Transfer Protocol) o SMB (Server Message Block). Queste funzioni, però, sono ad ogni modo riservate a chi ha già le conoscenze base dei meccanismi di condivisione e possono sembrare complesse a utenti poco esperti, nonostante la semplicità con la quale Apple consente di attivare i servizi necessari.
La tecnologia AirDrop di Apple scambiare file tra computer vicini, sfruttando una modalità di collegamento semplice (ricorda un po’ l’accoppiamento tra dispositivi Bluetooth, veloce (è sfruttata la rete WiFi) e sicura (Apple ha predisposto layer di sicurezza). I produttori di dispositivi WiFi hanno creato Wi-Fi Direct, uno standard che permette la comunicazione diretta tra smartphone, computer, console e altro su rete WiFi. senza necessità di dover usare un hot spot centrale. La tecnologia AirDrop non è basata si questo protocollo ma adotta meccanismi di funzionamento simili, permettendo al Mac (e presumibilmente in futuro anche ai dispositivi OS) di individuare utenti limitrofi con dispositivi che supportano la stessa tecnologia, visualizzando un’interfaccia di semplice uso e avviando il trasferimento con il semplice drag&drop: il destinatario deve solo accettare o no i file in arrivo (un po’ come avviene con lo scambio dati Bluetooth, solo che qui avviene tutto via WiFi permettendo, dunque, anche il trasferimento di file di grandi dimensioni).
AirDrop non ha bisogno di collegarsi a un network esistente, ma la connessione tra due computer può essere avviata “al volo”, senza bisogno di creare un network temporaneo. Al momento la tecnologia è sfruttata per il solo trasferimento di file dal Finder ma potenzialmente in futuro potrebbe essere sfruttata per altro: stampa o condivisone contatti, ad esempio (opzioni utili in particolare con i dispositivi mobile).
Vediamo ora al funzionamento vero e proprio. Nella barra laterale delle finestre del Finder, troviamo in Lion la voce “AirDrop”. Facendo click su questa icona, la parte laterale destra della finestra si trasforma in una sorta di schermo radar. Mac OS X ci avvisa che “Altre persone in AirDrop possono vedere il tuo Mac, quando il loro computer è nelle vicinanze”, indicando il nome utente, come identificativo con il quale saremo identificati.
Facendo click sula dicitura AirDrop degli altri computer: questi diventeranno visibili all’interno dello schermo radar (apparirà il nome e l’icona assegnata dal proprietario al proprio computer), l’icona AirDrop cambia e da paracadute (condivisione AirDrop disabilitata) si trasforma in un’icona animata di un radar. Per avviare il trasferimento è sufficiente a questo prendere un file o una cartella e spostarla sull’icona del computer con AirDrop verso il quale vogliamo trasferirla: appare una sorta di fumetto che chiede conferma del trasferimento e, premendo “Invia”, sul computer del destinatario appare una finestra chiedendo conferma se si vuole ricevere quanto inviato; facendo click su “Salva” nel computer destinatario i file o le cartelle saranno velocemente trasferite nella cartella download del computer destinatario. Un sistema veloce, semplice e d’immediata comprensione per chiunque, senza bisogno di comprendere complessi meccanismi di condivisione o abilitare particolari permessi o cartelle. Dal punto di vista della sicurezza, finito di usare AirDrop, è sufficiente chiudere la finestra del Finder per rendere invisibile il proprio Mac agli altri.
Non sappiamo ancora quali saranno i computer in grado di sfruttare tale tecnologia ma è probabile che tutti i Mac recenti che hanno di serie la WiFi potranno sfruttarla senza problemi; in alcuni casi potrebbe essere necessario qualche aggiornamento firmware, ma se l’Airport di serie con il Mac supporta il protocollo 802.11 draft n è probabile che non vi sia nulla da aggiornare e che il vostro computer sia già pronto per adottare questo veloce e comodissimo sistema di scambio file.
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