Appleinsider nota che nel nuovo Mac OS X 10.7 in mano al momento solo a sviluppatori e beta-tester, Apple non ha più incluso nella sezione “Condivisione” delle Preferenze di Sistema la possibilità di attivare la condivisione di documenti e cartelle mediante FTP.
L’FTP (File Transfer Protocol o protocollo di trasferimento file), è un protocollo molto semplice per la trasmissione di dati tra host basato su TCP e nella sua versione semplificata, però, non offre molte garanzie in termini di sicurezza. Il comando FTP per il trasferimento dei file in Lion è disponibile dalla linea di comando del Terminale (ovviamente è anche possibile utilizzare questo protocollo usando uno dei tanti software di terze parti), Apple ha eliminato solo la possibilità di attivare la condivisione, consentendo ora di condividere i documenti in rete utilizzando sia il protocollo AFP (Apple Filing Protocol), sia l’SMB (Server Message Block)/CIFS che consente di condividere anche le stampanti.
Come abbiamo riportato in dettaglio qui, Apple ha deciso di abbandonare il protocollo SAMBA e Lion continuerà a permettere ai Mac la condivisione e l’accesso al file-sharing usato da Windows, ma non potrà essere utilizzato come controller di dominio NT per gestire gli account del network, una caratteristica che ad ogni modo risale agli anni ’90 e Windows NT 4, prima dell’implementazione di Active Directory, l’insieme di servizi di rete meglio noti come directory service adottati dai sistemi operativi Microsoft moderni a partire da Windows 2000 Server.
Installando Lion nella versione server, Apple mette ora a disposizione un’applicazione (denominata, appunto, “server”) dalla quale è possibile abilitare servizi quali: File Sharing, Wiki Server, iCal Server e altri ancora con un’interfaccia molto semplice ed efficace. A Cupertino hanno funzionalità che nelle versioni server precedenti erano duplicate e richiamabili da più punti (anche dalle preferenze di sistema), permettendo ora di attivare o disattivare le funzionalità desiderate da un’unica applicazione.
Richiamare le funzionalità di file sharing su Mac OS X Server è semplice e tutto si riduce nell’attivare o disattivare servizi, sulla stregua di quanto è possibile fare ora con la versione client di Mac OS X.
Apple ha rimosso sia FTP, sia l’NFS (un protocollo usato per il file sharing in ambienti Unix) ma consente di attivare con una semplice casella di controllo il WebDAV (Web-based Distributed Authoring and Versioning), uno standard per l’authoring collaborativo nel web, una serie di estensioni all’http che consente la modifica e la gestione collaborativa dei documenti tra gli utenti su Internet, permettendo non solo di ottenere file dal web ma anche modificare o creare file su un server dopo aver indicato le proprie credenziali.
In Lion Server, il WebDav non è più un servizio di configurazione web un protocollo di file sharing gestibile dall’applicazione server. Gli utenti possono definire cartelle accessibili dai dispositivi con iOS e Apple indica espressamente gli utenti iOS quando si attivano le condivisioni WebDAV. E’ probabile che tale funzionalità sarà integrata nel futuro iOS 5. Al momento, infatti, i dispositivi con iOS possono trasferire i documenti tra dispositivo e computer sfruttando solo la funzione “Condivisione documenti” di iTunes o inviando allegati alle email; non è ancora possibile, ad esempio, eseguire l’upload di un file tramite Safari o salvare i download in locale (ad eccezione delle foto).
Apple sfrutta il protocollo aperto WebDAV anche come base per le versioni server della Rubrica Indirizzi e iCal, consentendo alle aziende di avere un punto di riferimento unico per i contatti e per la gestione di calendari ed eventi. Tutte e due usano i protocolli denominati CardDAV e CalDAV per la gestione e l’accesso client/server. iOS integra già il supporto a questi protocolli, ma non sono state ancora sfruttate appieno le funzionalità (esempio integrando le notifiche push).
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[A cura di Mauro Notarianni]