L’Economist sin dal 1986 pubblica il cosiddetto “Indice Big Mac”, uno strumento che in modo molto semplice e immediato consente di valutare il potere di acquisto di una valuta. L’assunzione tiene conto di un prodotto diffuso in tutto il mondo: il famoso panino “Big Mac” venduto nei McDonald’s, negozi noti per la capillare diffusione e forza nella negoziazione dei prezzi. Il giornalista francese Gilles Tanguy di Capital ha provato a fare un confronto e verificare quanti panini servono in alcune parti del mondo per acquistare l’equivalente di un MacBook Pro ie i risultati sono interessanti; in Francia, ad esempio, il MacBook utilizzato per il confronto costa 2.149 euro, un “Big Mac” costa 3,50 euro. Per comprare questo modello, dunque, servono l’equivalente di 614 panini. Per lo stesso computer, negli USA servono 616 panini, in Giappone 653, in Germania 719 e in Cina addirittura 1359. Il paese più conveniente per acquistare un Mac sembra la Svizzera: un MacBook pro equivale a soli 431 hamburger.
Per quanto riguarda l’Italia, non inclusa nel conto, va detto che le cose sembrano essere migliori rispetto che in quasi tutta Europa, visto che da noi bastano 551 Big Mac (al costo ciascuno di 3,90 euro) per comprarsi quel che in Francia costa 616 o in Inghilterra 959. La paninovaluta è più allettante solo in Svizzera, almeno per quanto riguarda i paesi della tabella: i nostri vicini elvetici comprano un MacBook Pro con soli 431 Big Mac.
[A cura di Mauro Notarianni]