Diminuisce leggermente il numero degli sviluppatori che distribuisce le proprie app e software esclusivamente su Mac App Store, in ogni caso novità e i miglioramenti introdotti da Apple con macOS Mojave sono apprezzati dai programmatori che usano lo store digitale di Cupertino.
Una ricerca offre un ritratto in chiaro scuro di Mac App Store nell’opinione degli sviluppatori, in leggero miglioramento ma non ancora esente da critiche sull’assenza di opzioni e funzioni consideriate fondamentali, tra cui spiccano l’impossibilità di proporre upgrade a pagamento e l’impossibilità di distribuire versioni di prova gratuite.
Solo il 22% degli sviluppatori ha deciso di distribuire i propri software esclusivamente su Mac App Store, in leggero aumento dal 30% al 32% quelli che invece preferiscono farlo completamente fuori dallo store digitale di Cupertino. La maggior parte con il 46% usa sia il negozio di Apple che altre piattaforme. Ancora, la maggior parte dei programmatori ricava di più senza Mac App Store, il 41% invece tramite lo store.
Interessante rilevare che nel 2017 solo il 31% degli sviluppatori dichiarava che valeva la pena versare il 30% del fatturato ad Apple, ora invece la percentuale è salita sensibilmente fino al 51%. Sempre dal 2017 sono calate sensibilmente le critiche verso il meccanismo di protezione sandboxing richiesto da Apple. Ora le critiche maggiori riguardano l’impossibilità di proporre in vendita gli upgrade dei programmi, l’impossibilità di rispondere alle recensioni dei clienti, l’assenza di bundle per le app e delle versioni di prova.
Ritroviamo le stesse critiche tra i motivi che spingono gli sviluppatori ad evitare Mac App Store. Tra i metodi di distribuzione in crescita viene indicato quello delle raccolte di app in abbonamento, proprio come quello proposto dalla piattaforma Setapp che ha realizzato l’indagine. I dati meritano di essere presi in considerazione, ma sempre ricordando che la ricerca è effettuata da un sistema di distribuzione concorrente diretto di Mac App Store.