Apple ha promesso novità per gli sviluppatori che propongono app sull’App Store, con l’arrivo, tra le altre cose di un nuovo modello di vendita che dopo il primo anno permette la distribuzione di app in abbonamento, con un meccanismo che consente loro di ottenere maggiori guadagni (85% agli sviluppatori, 15% ad Apple). Tutti parlano di modifiche concernenti l’App Store ma simili cambiamenti sono probabilmente pensati anche per chi crea software per Mac.
A capire quali siano le principali lamentele di chi crea applicazioni sul Mac, ci ha provato il DevMate, società che propone tool che dovrebbero superare varie limitazioni del negozio di applicazioni, interrogando 700 sviluppatori. Interessante notare che molti di loro al momento preferiscono distribuire applicazioni all’infuori dello store di serie con OS X (34,90%) o ad ogni modo proporre la vendita sia sul Mac App Store, sia fuori (42,42%).
Tra i motivi che spingono gli sviluppatori a non distribuire i loro software sul Mac App Store, i guadagni inferiori, la marginalità da riconoscere ad Apple (30%) ritenuta eccessiva, l’impossibilità di rispondere a commenti nelle recensioni, l’impossibilità di proporre versioni dimostrative e di prova.
I cambiamenti sull’App Store per iOS sono interessanti ma Apple non deve dimenticare il mondo Mac e l’importanza dei software sul lato desktop. La WWDC 2016 è ormai imminente e vedremo se la Mela presenterà novità con le quali invogliare gli sviluppatori a proporre applicazioni anche sul Mac App Store. L’appuntamento è con la trascrizione in diretta in italiano del keynote Apple di Macitynet, alle 19 circa di lunedì 13 giugno.