Nell’ambito dell’evento “Peek Performance”, Apple ha presentato – tra le altre cose – il nuovo SoC M1 Ultra, definito da John Ternus, SVP Hardware Engineering di Apple come ” il prossimo grande passo” della Mela, un processore specificatamente pensato per chi ha bisogno di grandi prestazioni e definito la naturale evoluzione dell’M1 Max.
Johny Srouji, SVP Hardware Technologies di Apple, ha riferito i primi dettagli, spiegando che, tipicamente, si sfruttano due chip per collegare la scheda logica per incrementare la velocità; l’M1 Max, integra tecnologie finora non rese note, come ad esempio la tecnologia Die-to-die (il die è la sottile piastrina che ospita i circuiti elettronici) che consente di collegare due M1 Max insieme sfruttando un’esclusiva architettura di packaging che denominata UltraFusion.
Apple spiega cherRispetto a qualsiasi altra tecnologia disponibile, UltraFusion permette di avere il doppio della densità di collegamenti fra i due die, con una impressionante larghezza di banda interprocessore a bassa latenza: ben 2,5 terabyte al secondo, e con un consumo minimo di elettricità.
Una cosiddetta unità interposer consente di raddoppiar la densità offrendo fino a 2.5TB/s di larghezza di banda nelle interruzioni inter-processor (uno speciale tipo di interruzione con la quale un processore può interrompere un altro processore in un sistema multiprocessore). Il sistema è visto alla stregua di un singolo chip dal punto di vista software: di conseguenza, le app possono sfruttare le sue capacità straordinarie senza bisogno di lavoro extra da parte degli sviluppatori.
il chip integra ben 114 miliardi di transistor e supporta memoria con ampia larghezza di banda (800GB/s, 10x i più importanti chip desktop) e fino a 128GB di memoria unificata.
Si tratta di un SoC con CPU 20-core, 16 core ad alte prestazioni, 4 core ad alta efficienza, GPU 64 core, nel complesso 8 volte più veloce dell’M1. Il Neural Engine vanta 32 core, in grado di eseguire 22 mila miliardi di operazioni al secondo, e sfruttare un media engine che è il doppio più veloce rispetto all’M1.
M1 Max vanta performance per watt strabilianti, con consumi 100W inferiori rispetto a soluzioni in grado di offrire performance dello stesso livello. Secondo Apple, La CPU di M1 Max raggiunge performance multi-thread simili a quelle del chip 10-core più recente per PC desktop (il riferimento è a sistemi con Core i5-12600K e memoria DDR5) ma consuma il 65% di energia in meno.
Rispetto al chip 16-core più veloce per PC desktop, M1 Ultra promette performance il 90% più elevate a parità di consumi. E può raggiungere le stesse prestazioni di picco utilizzando 100 watt di energia in meno. Al suo picco, il chip M1 Max raggiunge performance analoghe a quelle di una delle più diffuse GPU dedicate, consumando un terzo di energia in meno (Apple fa riferimento a sistemi con Core i9-12900K, memoria DDR5 e GeForce RTX 3090).
Il SoC in questione è sfruttato sul nuovo Mac Studio di cui vi riferimento a parte.