Parlando ad un convegno organizzato dall’Università Bocconi, l’amministratore delegato di Luxottica ha rivelato alcuni piccoli e interessanti particolari sull’accordo per la produzione dei Google Glass, annunciato ai giornali di tutto il mono qualche settimana fa. Le parole di Guerra le riporta il Corriere della Sera: «Produrre i Glass? La telefonata l’ha fatta Google», ha detto aggiungendo: «E’ questo il bello». Secondo l’accordo con Google (Macity ne parla qui), l’azienda fondata da Leonardo del Vecchio negli anni ’60 e diventato il più grande gruppo al mondo che produce occhiali, si occuperà sostanzialmente di due settori strategici: unire alla tecnologia il design – magari impegnando gli oltre 30 brand del gruppo (tra marchi di proprietà come Ray-Ban e Oakley e in licenza) – e commercializzare i Google Glass tramite una robusta rete di vendita presente in 130 Paesi.
Ma Guerra si è concentrato soprattutto sullo stile e i modi del rapporto con Mountain View, più che sui contenuti. «Nonostante Google non possa essere più differente da noi come provenienza e storia industriale l’intesa è stata raggiunta in poco tempo – ha spiegato l’ad -. Ci siamo messi a lavorare assieme e alla fine trovare un accordo è risultato semplice: c’era un’idea di fondo, e siamo riusciti a valorizzare le diversità e a capire a fondi i valori reciproci delle nostre due aziende».
Intanto Google prosegue la fase sperimentale di vendita dei suoi Glass, per ora con spartane montature Made in California, distribuiti a 1500 dollari. E intanto i competitor annunciano già dei cloni, che rischiano di arrivare prima degli originali.