Con una decisione definitiva Il Patent and Trademark Office statunitense ha invalidato affermazioni chiave relative a un brevetto sul podcasting che era stato assegnato a Personal Audio, una società statunitense che aveva tentato di sfruttare sue presunte proprietà intellettuali contro vari podcaster.
La decisione della commissione di appello fa seguito a una petizione del 2013 dell’Electronic Frontier Foundation che chiedeva la revisione del brevetto di Personal Audio numero 8,112,504 nel quale si faceva riferimento a un “sistema per diffondere contenuti mediatici rappresentanti episodi in sequenza serializzata”, in pratica la descrizione generica di una tecnologia per distribuire contenuti audio su abbonamento.
Sfruttando il brevetto, l’entità non praticante ha cercato negli ultimi anni di ottenere il pagamento di licenze in la concessione da vari podcaster, inclusi big del settore quali CBS, NBC, Fox e l’attore/doppiatore Adam Carolla. Personal Audio aveva portato in tribunale Carolla ma aveva dovuto patteggiare dopo essersi trovata a far fronte alla prospettiva di una lunghissima battaglia legale.
“Siamo molto grati per il supporto alla nostra sfida contro questo brevetto. Oggi è una grande vittoria per la comunità del podcasting” ha detto Daniel Nazer, avvocato dell’EFF. “Siamo contenti che l’Ufficio Brevetti abbia riconosciuto ciò che tutti già sapevamo: il podcasting esisteva da anni e non è un’invenzione di questa azienda”.
Personal Audio era riuscita nel 2009 a fare pressione su Apple con due brevetti simili relativi alla distribuzione di media, riuscendo in definitiva a ottenere 8 milioni di dollari per danni. Principale atto del contendere dell’epoca: l’implementazione delle playlist sull’iPod.