Twitter ha sottovalutato i post deliranti e preoccupanti scritti dalla persona accusata di avere spedito i pacchi bomba a vari esponenti del Partito Democratico americano e varie figure considerate “nemiche” della destra estremista. È questo il rimprovero rivolto al social network dopo che si è scoperto che da due account legati all’uomo sospettato di aver inviato in settimana alcuni pacchi, erano più volte partiti messaggi minacciosi e segnalati come tali
Negli account Twitter @hardrockintlet e @hardrock2016 erano riportate minacce contro presunti nemici politici, inclusi Keith Ellison (musulmano e membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato del Minnesota) e Joe Biden (vicepresidente degli Stati Uniti sotto l’amministrazione Obama dal 2009 al 2017), entrambi destinatari di alcuni dei pacchi bomba.
Rochelle Ritchie, cronista che segue i democratici, ha scritto di aver segnalato un commento di @hardrock2016 che l’uomo ha scritto su Twitter dopo la comparsa della giornalista su Fox News. Una schermata mostra che la segnalazione è stata fatta l’11 ottobre ma la risposta del social è stata la solita frase che troppo spesso Facebook e Twitter riportano come risposta a chi segnala problemi: “Nessuna violazione delle regole in merito a comportamento abusivo”.
Con un diverso account, Cesar Sayoc (questo il nome della persona indagata) il 18 settembre ha minacciato l’ex vice presidente Joe Biden pubblicando tweet con immagini che riportavano testi con foto come quella di una falce o un capretto decapitato. A questo indirizzo un archivio con i tweet ancora raggiungibili online. Ce ne sarebbe stato a sufficienza per intervenire, dicono i critici.
Ora, a cose fatte, Twitter ha invece provveduto e in seguito agli ultimi avvenimenti ha anche pubblicato un messaggio di scuse. Anche Facebook, spiega TechCrunch, si è mossa rapidamente sospendendo l’account di Sayoc ma al momento altri due account Twitter legati all’uomo arrestato rimangono attivi.
Ora ci si chiede se dando maggior attenzione e più credito alle segnalazioni si sarebbe potuto bloccare Sayoc e i suoi atti prima che l’odio fosse montato al punto di mandare pacchi bomba, non emplici messinscene, ma come ha spiegato Christopher Wra, direttore dell’FBI, ordigni veri e propri.