Nelle recenti versioni di macOS – da macOS Catalina in poi – è stato individuato un documento nascosto in una cartella, un whitepaper intitolato “Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System”, e ora una persona che afferma di essere il creatore dei Bitcoin accusa Apple di violazione del copyright.
Quello che sembra un documento PDF di esempio nascosto dentro macOS, è un whitepaper che descrive la criptovaluta e la tecnologia blockchain; il PDF sembra scritto nel 2008 da Satoshi Nakamoto, lo pseudonimo della persona che ha inventato la criptovaluta Bitcoin, il protocollo e contribuito al progetto in via anonima insieme ad altri sviluppatori.
L’inclusione del PDF in questione con varie versioni di macOS potrebbe comportare una violazione del copyright per Apple, e un uomo che si chiama Craig Wright, e che afferma di essere Satoshi Nakamoto, vorrebbe a quanto pare citare in giudizio Apple.
Craig Wright è un informatico australiano e nel 2021 ha vinto una causa contro gli eredi del suo ex collaboratore David Kleiman, per la proprietà di un pacchetto di 1,1 milioni di Bitcoin legato a Satoshi Nakamoto; prima del processo l’uomo aveva dichiarato che avrebbe potuto dimostrare di essere il creatore della criptovaluta, accedendo ai Bitcoin che affermava essere suoi e facendo delle transazioni.
I think Apple maybe in breach of copyright. What say you @Dr_CSWright
— NAW (@nawBitbot) April 6, 2023
Anche in una intervista del 2016 con la BBC, l’uomo aveva dichiarato di essere lui Satoshi Nakamoto ma erano rimasti dubbi. I dubbi non sono stati fugati nemmeno dopo che l’uomo aveva affermato di poter firmare un messaggio con la chiave di crittografia privata associata alla prima transazione in Bitcoin. Questa prova non è stata ritenuta sufficiente e secondo alcuni la firma faceva riferimento al secondo blocco mai creato e non al primo.
In ogni caso nei tribunali americani Craig Steven Wright era riuscito a dimostrare di essere il proprietario degli 1,1 milioni di Bitcoin e di essere quantomeno indirettamente legato alle origini della criptovaluta.
Non esiste al momento nessun procedimento formale contro Apple e, vista la natura del documento integrata in macOS, non è neanche detto che vi siano gli estremi per intentare causa.