L’entrata di Fossil nel mondo dei device da polso connessi era stata annunciata qualche tempo fa con l’acquisizione di Misfit, marchio creato da John Sculley, ex Ceo di Apple, e propria di tecnologie avanzate per il rilevamento del movimento e del sonno.
L’idea, annunciata sin dall’inizio, era quella di mantenere l’identità del marchio Misfit intatta, e contemporaneamente di attingere alla tecnologia di rilevamento del movimento per adottarla su altri device. Così è stato, in particolar modo per gli orologi Skagen e Fossil, due linee ibride di orologi digitali con sensori di movimenti made in Misfit.
La presentazione italiana è stata l’occasione per vedere dal vivo tutti i modelli, molti dei quali già presentati a IFA un paio di settimane fa ma anche capire meglio le strategie di Fossil. Quattro linee di prodotto che rimangono distinte e che in comune hanno solo, a volte, la tecnologia di rilevamento oppure il sistema operativo Android Wear.
Quattro cavalieri
Il marchio della casa madre è l’unico, tra tutti, a proporre due linee prodotti distinte (in affiancamento alle normali linee analogiche). la prima linea vede una serie di orogi ibridi, che mostrano un quadrante analogico a lancette ma che hanno al loro interno la tecnologia Misfit per il rilevamento del movimento.
Sostanzialmente l’unione di un activity tracker e di un orologio analogico in unico device: la batteria intercambiabile assicura sei mesi di vita ininterrotta e l’orologio è utilizzabile anche in acqua.
L’altra linea di prodotto è una più “tradizionale” (si fa per dire) basata su Android Wear, con pulsante centrale a ore tre e compatibilità con iOS (parziale) e con Android.
Android Wear fa parte anche della linea del marchio di prestigio Michael Kors: due modelli, maschile e femminile, che sono promossi con diversi materiali di costruzione, ma tutti che condividono il cuore del sistema operativo di Google. Compatibilità identica a quella dei terminali Fossil, ma in questo caso c’è una caratteristica interessante.
La personalizzazione dell’orologio è divisa per fasce orarie, in modo che è possibile stabilire ad esempio un quadrante per le ore di luce e uno per quelle di buio, in modo che non la luce non dia fastidio di notte.
Ha scelto la linea solo ibrida invece Skagen, con terminali che mescolano un movimento analogico a sensori che misurano l’attività (sempre prodotti da Misfit). Anche in questo caso c’è però una particolarità: il piccolo quadrante posto appena sotto permette l’identificazione del chiamante quando il telefono squilla, in base a quattro identificativi, nonchè alla visione perpetua della quantità del movimento basata sugli obiettivi giornalieri.
In ultima analisi, Misfit ha mostrato gli ultimi due prodotti, Shine 2 e Ray, due acitivity tracker in grado di misurare l’atttività giornaliera, il sonno ma sostanzialmente con alcune particolarità molto originali.
In entrambi i casi l’ogiva del sensore può essere staccata dal bracciale e posizionata ovunque, con diversi accessori, in particolare per Ray, per indossarli anche come gioielli (collane, spille). Proprio a IFA sono stati presentati diversi nuovi accessori, che gradualmente arriveranno nel mercato anche qua in Italia.
Le linee Fossil, Michael Kors, Skagen e Misfit sono già disponibili sui negozi, ma i nostri lettori possono trovarli anche online.