Lumbeyard è un “motore” grafico gratuito e multi-piattaforma che permette di creare giochi 3D e sfruttare le funzionalità di video streaming di Twitch. Amazon prova a entrare in questo settore offrendo un prodotto gratuito, basato su CryEngine, ma utilizzabile a patto che si sfruttino funzionalità di calcolo e storage di AWS, il servizio cloud di Amazon. La licenza specifica chiaramente la necessità di usare i servizi Amazon ma per molti sviluppatori questo non dovrebbe rappresentare un problema.
Secondo il produttore, Lumberyard permette di concentrarsi sul gioco vero e proprio, sviluppare attività di marketing e preoccuparsi meno di infrastrutture e gestione server. Tra le funzionalità disponibili, tecnologie per creare mondi virtuali, funzioni per la gestione di effetti in tempo reale, shader che tengono conto di ombre, illuminazioni, sistemi particellari, strumenti per creare vegetazione, nebbia, effetti tipo pellicola, ecc.
Il sistema di networking (“Gridmate”) è ovviamente molto robusto e flessibile, con funzionalità che tengono conto della larghezza di banda e comunicazioni che richiedono bassa latenza. Sono presenti funzioni per la gestione dei suoni e altre per l’accesso a funzionalità tipiche dei giochi. Gli sviluppatori hanno accesso a codice sorgente nativo C++ e dunque pieno controllo su memoria, CPU e grafica. Nelle fasi iniziali di test l’engine è disponibile per Windows ma sono già previsti kit di sviluppo software per OS X, iOS, Android e Linux. È già stata indicata, inoltre, la volontà di supportare Oculus Rift.
Il dettaglio curioso è che nelle clausole legali di utilizzo di Lumbeyard, oltre a quelle tradizionali sempre presenti per questo tipo di software, è inclusa anche una clausola anti zombi. Nel paragrafo 57.10 si precisa che Lumbeyard non può essere utilizzato per strumentazione medica, aerei, auto a guida autonoma, stabilimenti nucleari , veicoli spaziali e in generale è vietato l’uso per scopi militari.
Ma in una sezione successiva si precisa che tutte le restrizioni citate non sono applicabili in caso di una apocalisse zombi: “Questa limitazione non si applica in caso di occorrenza (certificata dal United States Centers for Disease Control o ente successore) di una infezione virale diffusa attraverso morsi o contatto con fluidi corporei che provoca la rianimazione dei cadaveri umani che cercano di consumare carne umana vivente, il sangue, il cervello o il tessuto nervoso e probabilmente provocherà la caduta della civiltà organizzata”. Insomma che qualche sviluppatore burlone in accordo con il dipartimento legale abbia incluso una clausola antizombi nelle note legali di un motore di gioco non sorprende più di tanto: incuriosisce invece che qualcuno si è preso la briga di leggere per intero l’intera licenza d’uso.