“La mia intenzione era solo quella di suscitare un dibattito, non quella di sollecitare un’azione contro Apple”. Con queste parole, pronunciate durante una conferenza stampa di fronte ai giornalisti che la sollecitavano in materia, Meglena Kuneva, commissario europeo per i consumatori, fa un passo indietro rispetto agli (apparentemente) bellicosi proclami di qualche giorno fa contro iTunes e il sistema “chiuso” adottato da Apple per la musica digitale.
“La mia intenzione – ha detto al Kuneva riferendosi all’intervista rilasciata al periodico tedesco Focus – era solo una: lanciare una provocazione in materia di musica digitale, richiamando l’attenzione sul metodo migliore per far decollare questo innovativo sistema di scaricare ed usufruire della musica. Azioni legali contro Apple? Niente di questo. Stiamo lavorando con il commissario antitrust Neelie Kroes e non abbiamo trovato alcuna ragione di intraprendere azioni di questo tipo”.
La Kuneva ha respinto anche i parallelismi con Microsoft: “La quota di mercato di Apple non è paragonabile a quella di Microsoft e quindi non c’è alcuna ragione di vedere un riferimento incrociato tra le due vicende”
Le parole del commissario sembrano, a prima vista, suscitare qualche difficoltà per le associazioni dei consumatori che in vari paesi (tra cui anche l’Italia) hanno dato l’assalto all’arma bianca al sistema Drm di Apple e allo stretto vincolo tra la musica scaricata da iTunes e iPod. Anche ammesso che i vari ombudsman e le autorità nazionali decidessero di intraprendere qualche tipo di iniziativa concreta e severa, completando l’accerchiamento, Apple sembra essere nelle condizioni di trovare qualche alleato a Bruxelles cui potrebbe chiedere chiarimenti e un supporto se non addirittura intraprendere a sua volta un’azione contro i governi che volessero obbligarla a modificare FairPlay.