Ad Alphabet (Google), Facebook, Amazon, Apple e altri big del mondo IT statunitense, potrebbe essere impedito di privilegiare loro servizi o fatto divieto di obbligare gli utenti ad iscriversi a pacchetti di servizi; è quanto previsto nel progetto di una normativa UE che ha l’obiettivo di frenare il potere dei giganti del digitale e Internet.
Reuters riferisce di un progetto normativo noto come “Digital Services Act” che mira a stabilire delle regole per la condivisione dei dati e sul funzionamento dei marketplace digitali, norme che dovrebbero entrare in vigore entro la fine dell’anno.
In particolare, le società del mondo IT non potranno sfruttare i dati generati dai vari servizi per indirizzare gli utenti, a meno che mai condividere questi dati con la concorrenza. Le varie piattaforme non avranno il diritto di preinstallare proprie app in esclusiva sui propri dispositivi e dovranno accettare la possibilità di preinstallare anche app concorrenti.
Allo stesso modo, le grandi aziende potrebbero non obbligare gli sviluppatori di sistemi operativi o produttori di terze parti a preinstallare nei loro prodotti applicazioni fornite in esclusiva. In altre parole, ad esempio, un produttore di TV smart potrebbe essere obbligato a fornire alternative e non installare in esclusiva un’app come Apple TV a seguito di un accordo esclusivo con Apple.
Ai vari big potrebbe essere inoltre vietato bloccare i concorrenti che vorrebbero offrire i loro prodotti all’infuori delle piattaforme gestite da queste stesse grandi aziende, una clausola che in questo momento sarebbe in conflitto con le regole dell’App Store e, in misura minore, del Play Store in merito ai loro meccanismi di fatturazione e distribuzione delle app.
Al momento la materia è regolata da un quadro normativo che risale al 2000, una normativa rimasta pressoché invariata che stabilisce un insieme di regole comuni per quanto riguarda requisiti di trasparenza, accesso alle informazioni per gli utenti e i gestori di servizi digitali, principi di responsabilità legati all’uso delle piattaforme, regole di cooperazione. L’evoluzione del settore potrebbe obbligare Apple e tutti gli altri big del mondo IT ad apportare profondi cambiamenti per le pratiche commerciali, compresa l’accettazione di audit annuali sulle metriche relative all’advertising e pratiche di rendicontazione.