Luca Maestri, direttore finanziario di Apple, ha parlato ieri alla Goldman Sachs Technology and Innovation Conference. Nel corso dell’intervento, il CFO di Cupertino ha toccato vari argomenti elaborando e ribadendo quanto già affermato a fine gennaio nel corso della presentazione dei risultati dell’ultimo trimestre fiscale.
Il dirigente ha ribadito che la crescita dell’iPhone nell’ultimo trimestre è merito anche del modello “Plus”. Apple aveva previsto un aumento della domanda anche per via del doppio sistema fotografico, ma le richieste del dispositivo a suo dire sono state superiori al previsto. Per quanto riguarda la crescita generale, Maestri ha affermato che i mercati emergenti rappresentano una grande opportunità per Apple. In molti paesi emergenti Apple ha ancora un market share a cifra singola e c’è ancora ampio spazio per espandersi.
Lo chief financial officer ha parlato molto della Cina, un mercato con numeri forti ma anche contrastanti per Cupertino negli ultimi trimestri. Maestri ha spiegato che la performance di Apple nel paese può essere descritta con due dati statistici: dal 2010 al 2016, il business della Mela è cresciuto da 3 miliardi di dollari a 48 miliardi di dollari; la crescita dal 2014 al 2016 è stata del 50%. Il futuro di Apple secondo Maestri sarà guidato dai servizi, un settore che – a suo dire – ha potenzialità enormi in Cina, nonostante l’azienda si trova ad affrontare venti contrari nel settore della macroeconomia, inclusi problemi che hanno a che fare con l’andamento della valuta.
Con le vendite hardware che rallentano per tutti, Apple ha deciso di concentrarsi maggiormente sui servizi, settori che includono elementi quali Apple Music, iTunes, App Store, la creazione di contenuti originali. Nel complesso la dimensione dei servizi offerti da Apple genera un fatturato pari a quella di un’azienda tra quelle elencate nella Fortune 100, graduatoria delle 100 multinazionali statunitensi più grandi misurate sulla base del loro fatturato. Maestri non è entrato nei dettagli ma ha fatto capire che il trend per servizi quali App Store e Apple Music è positivo.
“L’App Store funziona incredibilmente bene, la qualità e la quantità di contenuti continua a migliorare costantemente” ha detto Maestri. “Con la musica, è importante tenere presente che siamo di gran lunga i più grandi player nel settore della musica digitale, elemento dettato dalla combinazione dal modello dei download con i servizi in streaming arrivati dall’acquisizione di Beats. Siamo chiaramente i numeri uno nella musica”. “Abbiamo un lungo legame con la musica ed è uno dei più importanti esempi d’uso che gli utenti fanno dei nostri dispositivi. Vogliamo davvero proporre la migliore offerta possibile e riteniamo di starlo facendo”.
Maestri ha parlato anche della sempre maggiore crescita nel budget riservato a ricerca e sviluppo, elemento dettato dal grande gruppo di prodotti e da continui investimenti nei servizi. “Attualmente, sviluppiamo internamente alcune tecnologie molto più di quanto facevamo pochi anni addietro quando ci appoggiavamo maggiormente ai fornitori, basta pensare al lavoro su processori e sensori”. “È tutto molto importante perché possiamo spingere il limite dell’innovazione, controllare meglio tempistica, costi, qualità. Consideriamo tutto questo un grande investimento strategico”.
Per quanto riguarda i dispositivi indossabili, Maestri ha spiegato che per Apple Watch l’ultimo è stato il miglior trimestre di sempre e che i futuri trimestri saranno ancora migliori se Apple sarà in grado di stare al passo con la domanda. Ha anche spiegato che AirPods e Beats stanno contribuendo al settore, al punto che potrebbe essere considerato un business indipendente.
Parlando del nuovo Campus, Maestri ha evidenziato la costruzione rispettosa dell’ambiente ed è convinto che attirerà tantissimi visitatori, una sorta di “monumento”, un punto di riferimento che Apple dovrà valutare in che modo gestire al meglio. Non è mancato infine un riferimento alla politica e alla voglia di Trump di riportare in USA le fabbriche, una scelta non semplice secondo il CFO di Apple perché mancano intere catene di fornitori, molti di questi presenti in specifiche aree del mondo. È possibile ascoltare l’intero audio dell’intervento di Luca Maestri dalla pagina web del sito Apple dedicato agli investitori.