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L’origine del mondo, Facebook censura l’opera e finisce in tribunale

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“L’origine del mondo” (L’origine du monde) è un celebre dipinto olio su tela, esposto al Museo D’Orsay a Parigi, realizzato nel 1866 da Gustave Courbet da sempre considerato controverso e oggetto di polemiche per il soggetto, un organo genitale femminile ritratto in primo piano. Queste polemiche si sono riversate dall’era analogica a quella digitale quando Facebook ha deciso di sospendere l’account di Frederic Durand-Baissas, un insegnante parigino di 57 anni che aveva pubblicato l’immagine sul social. Le ragioni sono quelle scritte nelle condizioni d’uso di Facebook:  il dipinto viola le regole del social riguardo alle nudità.

Durand-Baissas non si è arreso e dalla sua sembra avere anche la società francese o, almeno, dei tribunali.  A marzo dello scorso anno una corte ha dichiarato che su questa materia, quella della libertà di espressione, la competenza è di tipo territoriale, quindi la Francia ha diritto di interferire con regole che potrebbero limitarla.  Il 12 febbraio di quest’anno un diverso tribunale francese ha confermato la legittimità delle richieste del professore: il social non ha diritto di sospendere l’account dell’utente e il tribunale dovrà ora decidere se accogliere o no la richiesta di risarcimento di 20.000 euro per danni.

In un’intervista telefonica con l’Associated Press il professore ha detto che si tratta di un caso di “libertà di espressione e censura su un social network”. “Se (Facebook) non riesce a capire la differenza tra un capolavoro e un’immagine pornografica, noi in Francia ci riusciamo”.

A titolo d informazione, riportiamo qui sotto quel che si legge nelle pagine di Facebook, un documento che è alla base di tutta la contrversia

Le persone a volte condividono contenuti che mostrano nudità per ragioni legate a campagne di sensibilizzazione o a progetti artistici. Limitiamo la visualizzazione di immagini di nudo perché alcune persone della nostra comunità globale sono particolarmente sensibili a questo tipo di contenuti per via della loro cultura o età. Per trattare in modo equo le persone e rispondere velocemente alle segnalazioni, è fondamentale disporre di normative i cui termini globali siano applicabili in maniera semplice e uniforme quando si controllano i contenuti. Di conseguenza, le nostre normative sono talvolta più rigide di quanto ci aspettiamo e limitano anche contenuti condivisi per obiettivi legittimi. Ci impegniamo sempre al massimo per migliorare l’analisi dei contenuti e per far applicare i nostri standard.

Rimuoviamo le foto dei genitali delle persone o che ritraggono fondoschiena completamente in vista. Rimuoviamo anche le immagini di seni femminili dove è visibile il capezzolo, ma permettiamo sempre la pubblicazione di foto di donne che allattano o che mostrano il seno con cicatrici causate da una mastectomia. È permessa anche la pubblicazione di fotografie di dipinti, sculture o altre forme d’arte che ritraggono figure nude. Le restrizioni relative alla visualizzazione di nudità e alle attività sessuali si applicano ai contenuti creati digitalmente a meno che non vengano pubblicati a fini educativi, umoristici o satirici. Sono vietate le immagini esplicite di rapporti sessuali. Anche le descrizioni di atti sessuali che entrano troppo nel dettaglio potrebbero essere rimosse.

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