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Logitech MK850, in prova la soluzione combo per l’ufficio

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Logitech MK850 è la nuova soluzione combo di Logitech pensata per l’uso da ufficio, caratterizzata dall’abbinamento di una tastiera multifunzione estesa italiana a membrana e del mouse M720 Triathlon (di cui avevamo parlato qui).

Iniziamo con il dire che il combo dei due prodotti funziona e che la tradizione di eccellente manifattura di Logitech va premiata anche questa volta, con risultati però diversi e con attenzioni da porre qua e là per un utilizzo ottimale.

MK850, l’easy-switch per l’ufficio

La soluzione combo si basa sul fatto che entrambi mostrano un dispositivo easy-switch per l’abbinamento via Wi-Fi o Bluetooth a tre dispositivi, siano essi Mac, PC o smartphone con Android o iOS (per quest’ultimo vale solo la tastiera).

La soluzione easy-switch, che noi di Macitynet avevamo già visto con la tastiera K780 permette infatti di sincronizzare differenti periferiche di input, siano esse fissi o mobili, e di saltare facilmente da uno all’altra semplicemente premendo un pulsante: una comodità non da poco, dato che oramai sulle scrivanie sostano iPhone, Android e tablet con la stessa frequenza di Mac o PC.

La funzione prevede una fase di registrazione nella quale, tenendo premuto il pulsante relativo alla posizione (1, 2 o 3) questo attiva la modalità di pairing via Bluetooth oppure wireless, tramite il dongle predefinito: una volta eseguita l’accoppiata, basterà richiamarla con una breve pressione sul tasto apposito di tastiera e mouse (per iOS solo tastiera).

In pratica, se stiamo scrivendo sul Mac e arriva un messaggio sull’iPhone, possiamo eseguire spostare la tastiera sul telefono per rispondere, e poi riportarla sul Mac, tutto al costo di un singolo pulsante.

Nella pratica, l’operazione avviene nella stessa modalità con cui è descritta, senza ritardi o imbarazzi, e in effetti sembra la cosa più naturale del mondo (e viene da chiedersi perché Apple ancora non abbia inserito una procedura così facile nelle proprie periferiche).

Nel nostro caso abbiamo accoppiato la tastiera alternativamente con un iMac con macOS Sierra, un iPad con iOS 10.2 e un vecchio Tablet con Android 5, un Mac mini con OS X 10.10 e un MacBook Pro con macOS Sierra.

Tutto è avvenuto correttamente e senza nessun imbarazzo: qualche problema l’abbiamo avuto solo con l’iMac del 2013, ma solamente utilizzando la connessione Bluetooth, mentre con il dongle Wi-Fi tutto è andato benissimo.

A dire il vero però l’easy-switch lo abbiamo trovato molto comodo per quanto riguarda la tastiera, mentre per il mouse le cose non sono così ovvie: potrebbe però diventare una funzione utile per chi si trova a dover gestire più computer contemporaneamente, come ad esempio un Mac e un PC, un Mac e un Server, o due Mac atti a svolgere compiti diversi cercando di ottimizzare lo spazio sulla scrivania. In quel caso allora anche il mouse diventa fondamentale (anzi, spesso è l’unica cosa che serve), mentre con Android il mouse può essere utile ma nulla più.

Una volta esaminato l’easy-switch, passiamo in rassegna le due componenti fondamentali: come abbiamo detto la qualità Logitech si sente, ma alcuni dettagli sono curiosi e degni di nota.

Fuori dalla scatola

Il pakaging si presenta senza grosse novità: all’interno troviamo tastiera, mouse, la chiavetta wireless e le batterie per l’utilizzo (nota non da poco, data la scarsa frequenza con cui queste sono inserite nelle confezioni) e prima di agire è vivamente consigliata l’installazione dei driver Option, che oltre a definire per bene l’usabilità, attivano alcune funzioni altrimenti inaccessibili.

Una volta installata la tastiera, abbiamo notato subito come la forma sia importante sulla scrivania: l’inclinazione si può personalizzare grazie ai quattro piedini diversi sul retro, che consentono tre posizioni (sdraiata, alzata di 13 o di 23 mm), e la comodità di scrittura è garantita anche da un morbido cuscinetto posto alla base, che accompagna il palmo della mano quando non impegnato con i tasti.

La tastiera, con layout italiano, propone una carrellata completa di tutti i tasti per tutte le piattaforme: le indicazioni sui tasti ibridi sono rappresentate anche con la segnatura doppia (come nel tasto Command e Alt o i tasti Funzione che aprono ai tasti Home e altri per mobile).

La digitazione sulla tecnologia a membrana è molto morbida: la corsa media unitamente alla risposta soft ne suggerisce un utilizzo generico da ufficio, anche se noi abbiamo utilizzato la tastiera praticamente in tutti i campi, dalla scrittura di vari pezzi allo sterminio interstellare di civiltà aliene, passando per l’abbellimento impossibile di una signora attempata in Photoshop sino alla impaginazione di qualche poster in QuarkXPress.

La tastiera ha retto bene in tutte le situazioni, nella scrittura avremmo preferito una corsa più corta, nei giochi più lunga, ma sono queste considerazioni personali: l’inversione dei tasti Control e Funzione a sinistra provoca qualche attenzione in più nelle scorciatoie dei pennelli in Photoshop e la forma eccessiva del tasto funzione a destra forse uno spreco, a noi piace usare di più i tasti Alt e Command, che a destra hanno meno spazio.

Ma al di là delle considerazioni personali resta comunque una buona tastiera, il cui uso generalista darà ampia soddisfazione agli utenti da ufficio, Mac o PC che siano, e che occasionalmente si trovano a utilizzare device mobile per messaggi, utilizzo del browser e App varie.

Interessante, ma non è una novità, la scelta di Logitech di optare per la segnalazione del blocca maiuscole software: nonostante la luce sulla tastiera (un po’ defilata), un avviso sul display di attivazione o disattivazione del blocco (è necessario installare i driver prima), che accompagna quello di esaurimento batterie.

Il supporto Bluetooth con un iMac del 2013 è apparso un po’ debole e abbiamo notato qualche micro-lag nella digitazione (comunque corretta), mentre con l’uso con il dongle Wi-Fi nessun problema.

Mouse, la grande tradizione Logitech

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Le notizie più belle, lasciatecelo dire, arrivano dal mouse: qui la grande tradizione Logitech emerge chiara anche in un prodotto non da prima fascia. Questo, che lo ricordiamo è acquistabile anche separatamente (mentre la tastiera arriva unicamente come Combo) offre un design che è chiaramente figlio dell’MX Master, un mouse per destrorsi che a due anni dal lancio è ancora un pietra miliare nel mercato.

Il piccolo (si fa per dire, è un prodotto di grandezza media) è costruito in materiale plastico del tutto simile a quello della tastiera, perlomeno nei tasti e nella parte inferiore (bianca), mentre la schiena e l’appoggio per il pollice offrono una gomma più viscosa e morbida.

Sono disponibili sette tasti normali (destro, sinistro, rotella, superiore più tre laterali sul pollice) in aggiunta ad un pulsante multifunzione presente nella parte bassa dove appoggia il pollice, che se attivato consente l’attivazione di funzioni in base al movimento.

La rotella è motorizzata, il che significa che non solo può essere utilizzata in modalità a scatti (per movimenti di precisione) oppure libera (per movimenti veloci), ma anche che può essere “lanciata” e lasciata girare per scorrere velocemente pagine molto lunghe.

Generalmente questi due utilizzi sono ben distinti, ma il driver sono anche in grado di capire quando passare da una modalità all’altra in automatico, per poi tornare finito il movimento, funzione molto intelligente che impreziosisce l’utilizzo e ci ha viziato un po’. In aggiunta, funziona anche con lo scorrimento orizzontale (sempre con la rotella).

Il mouse risponde perfettamente e nonostante una risoluzione da mouse d’ufficio (1000 dpi) è capace di movimenti ben assestati e una stabilità che si percepisce subito, grazie anche al buon bilanciamento tra peso e forma.

I driver consentono una ampia personalizzazione di tutti i tasti, anche se nonostante qualche test abbiamo convenuto che il set di base è probabilmente il migliore nell’uso generico.

Anche nel mouse lo switch funziona molto bene, l’abbiamo provato con due Mac collegati in alternativa e ne siamo stati soddisfatti, dato che il tutto funziona in modo silenzioso e senza la minima sbavatura.

Impressionante la durata: 1 batteria stilo AA (nella confezione trova posto una batteria Duracell) promette un utilizzo di ben 24 mesi dichiarata, una vita che, se mantenuta (ma che non abbiamo potuto verificare per limiti oggettivi) manderebbe in pensione qualsiasi sistema di batterie al Litio, perché cambiare una batteria una volta ogni due anni è decisamente meglio di ricaricare un mouse una volta ogni mese (o meno).

A voler trovare un difetto al mouse potremmo dire che i tre pulsanti laterali sono un po’ troppo… “laterali”, e che cioè rispetto alla posizione del pollice stanno troppo indietro, perlomeno per chi come noi ha le manone. É pur vero che tali pulsanti, specialmente quello dell’easy-switch, non sono d’uso così comune e forse sarebbero d’intralcio se posti più in posizione più ragungibile.

MK850, l’amichevole combo di quartiere

Alla prova dei fatti l’MK850 si dimostra adatto senza dubbio all’uso d’ufficio: le caratteristiche costruttive lo pongono come un prodotto di fascia media, con in più la praticità dell’easy-switch che diventa molto comodo in rapporto all’utilizzo in simbiosi con più computer o device di tipo mobile o per l’uso congiunto di due computer, come nel caso di un Mac e un PC o di un Server.

L’eredità di qualità di Logitech si vede chiara sia nei dettagli costruitivi che nell’eccellenza (in rapporto alla fascia) del mouse: qualche dettaglio da limare per quanto riguarda la tastiera (specie nella connessione Bluetooth) ma nulla di così irreparabile.

[usrlist Design:4.0 Facilità-d’uso:4.0 Prestazioni:4.0 Qualità/Prezzo:4.0]

Pro:

  • Soluzione elegante
  • L’easy-switch è molto comodo per chi usa più device o computer
  • Il mouse è molto buono in rapporto alla fascia

Contro:

  • Qualche latenza nell’uso della tastiera in Bluetooth con Mac non nuovissimi

 

Prezzo: 124,00 Euro

 

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