Parlare del Logitech G903, mouse top di gamma della linea G della casa Svizzero-Americana, non è affatto facile: caratterizzato da un look aggressivo ma in linea con le esigenze del settore eSport a cui è dedicato, presenta caratteristiche di assoluto livello, tanto che in tutta onestà trovare un difetto qui è praticamente impossibile.
Certo, bisogna avere le mani grandi, un budget importante per un mouse e la voglia di dominare un prodotto come forse nessuno nel mercato, ma la soddisfazione è garantita e la certezza di avere un’arma in più durante le sessioni di gioco, anche in wireless, è incomparabile per chi gioca sul serio.
Che siate un sterminatore tecnologico di razze aliene, un esperto nel combattimento all’arma bianca o con armi a corto raggio, un negromante in una landa demoniaca oppure un appassionato di saghe cosmiche, questo prodotto sarà il vostro miglior amico, e un’arma irrinunciabile dopo pochissimo tempo.
Ma allo stesso modo pensiamo che il mouse sia una soluzione interessante anche per l’utente Mac che desidera fare un passo in più nella dotazione hardware rispetto a quella proposta da Apple (che non è assolutamente adatta all’ambiente eSport, e per alcuni versi anche troppo semplice per quello professionale) con un prodotto di qualità e privo di compromessi, del tutto personalizzabile anche se questo aspetto è, forse, l’unico migliorabile.
Logitech G903, una icona per l’eSport
Il settore degli eSport sta avendo una crescita importante anche qui in Italia e la recente notizia che il comitato olimpico valuterà la sua candidatura per i giochi di Parigi 2024 non fa che confermare un fenomeno che, partito tra i più giovani, sta inesorabilmente cambiando il mondo dei computer.
Logitech G903 si dimostra una icona più che valida sin dalla scatola, dove la ricercatezza delle linee e dei materiali mette in bella vista un prodotto fatto anche per farsi guardare.
All’interno troviamo il mouse, i pezzi di ricambio per i tastini (come vedremo poi) in un elegante raccoglitore in plastica, il cavo di ricarica e l’antenna USB-A per l’uso in wireless con un comodo passacavi per risparmiare una porta.
La forma è senza dubbio aggressiva ma invitante: la scelta di optare per un mouse ambidestro è stata coraggiosa, ma apprezzata, dato che nonostante questo la presa è salda e comoda, e non soffre della mancanza tipica dell’accoglienza dei mouse destrorsi.
Sette degli undici tasti del mouse sono posizionati nella parte sopra, mentre altri quattro sono laterali a coppie: all’interno della confezione trovano spazio due “tappi” per sostituire i tastini che non usiamo, in modo da offrire al mouse un aspetto più sobrio da quel lato (operazione facoltativa, i tasti sono comunque disabilitabili via software).
Nella parte in alto del mouse è presente l’illuminazione a LED RGB a milioni di colori che coinvolge il marchio G di Logitech e il segnalatore a tre tacchette, che indica nativamente la risoluzione adottata (che può essere cambiata al volo). L’illuminazione è controllata dai driver, anche per Mac.
In basso è presente un piccolo peso, di forma circolare, che può essere rimosso rendendo il mouse più leggero da spostare, per chi lo vuole una sensazione diversa da quella standard: a noi senza peso è piaciuto meno, non fosse altro che per la necessità di precisione necessaria in alcuni titoli, ma capiamo che per chi fa maratone di eSport un mouse leggero alla lunga stanchi meno.
Infine, nella parte frontale fa capolino il connettore Micro USB per la ricarica: questo, benchè sia standard, presenta due linguette laterali che si insinuano all’interno del mouse e ne guidano il collegamento, ma allo stesso modo rendono il cavo inutile al di fuori del mouse.
Il cavo comunque è di ottima fattura e intrecciato, abbastanza lungo e rigido, con anche un passacavi in tessuto per l’allacciamento al case del computer (tipicamente per i PC Windows) in modo da non ingombrare.
I materiali, benché in plastica nera liscia, sono di pregevole fattura e l’impugnatura risulta salda e confortevole anche con mani sudate: non scivola e l’altezza è sufficiente per una presa al volo quando si abbandona il mouse per la tastiera, per poi tornarci in un movimento cieco.
Sostanzialmente i materiali, la forma, le luci, il cavi e la flessibilità del design soddisfano appieno le aspettative che avevamo avuto prima della prova, in un mouse che è non solo l’ammiraglia Logitech (gaming e non) ma anche uno dei punti di riferimento per la categoria.
Prova su strada
Una volta acceso e collegato al Mac questo è visto subito come un mouse tradizionale e si lascia guidare anche senza driver, fattore da considerare per chi apprezza la forma e precisione ma non ha la voglia e il tempo di affrontare un setting così dettagliato come quello del Logitech G903.
Una volta installati i driver però si apre un mondo vero e proprio: la configurazione iniziale non è semplice, perché le opzioni sono moltissime e i driver offrono una interfaccia un po’ ostica in alcuni passaggi. Diversamente, nulla vieta di installare i driver e fidarsi delle opzioni preconfezionate (però è un vero peccato, specie per chi vuole sfruttare la piena potenza del mouse).
Il primo aspetto che si nota subito è che è possibile scegliere tra cinque set di tasti, ogniuno con diverse assegnazioni specifiche (fattore comodo quando si gioca a più titoli), anche se non sembra possibile associare un set ad una specifica App o gioco (in modo che il cambio si attivi dinamicamente).
Molto interessante invece la possibilità di registrare i set all’interno del mouse stesso, in modo che una volta collegato ad un altro computer, il dispositivo mantenga le caratteristiche.
Ci sono piaciute molto le opzioni di colorazione (che si possono anche sincronizzare con altri device come il tappetino PowerPlay) e la possibilità di creare delle sessioni di prova nelle quali i driver in pratica “registrano” l’attività mostrando le statistiche dei tasti, quali sono più premuti e per quanto tempo, in modo da aiutare l’utente nella miglior configurazione possibile.
Le caratteristiche tecniche parlano di una risoluzione di 12.000 dpi, non il massimo del mercato ma comunque una risoluzione abbastanza alta anche per display 5K: unitamente ad una frequenza di ultrapooling a 1000 Hz (via USB, non abbiamo trovato riferimenti in modalità wireless, anche se nei nostri test non abbiamo rilevato gap in merito neppure in Wi-Fi) e ad una accellerazione massima di 40G (quando su tappetino Logitech) possiamo dire che in commercio i prodotti in grado di rivaleggiare con questo si contano con una mano sola (e non in senso figurato).
Una volta finita la configurazione abbiamo messo alla prova il Logitech G903 in diversi ambiti: tra Starcraft, Diablo, Overwatch, EVE online e Torchlight, il tutto alternato all’uso con il Finder, Photoshop, Illustrator, Lightroom e diverse altre utility che quotidianamente consumiamo nel Mac, sia nell’uso via Wi-Fi che cablato.
Una esperienza perfetta, una qualità sopraffine che emerge chiara in ogni passaggio: lo switch tra cavo e Wi-Fi è istantaneo e del tutto trasparente, il passaggio di set perfetto, la qualità dei tasti molto buona e la precisione si è mantenuta alta anche su superfici non proprio adatte.
Su un tappetino compatibile abbiamo avuto i risultati migliori, ma ne abbiamo apprezzato le qualità anche quando usato in viaggio su un MacBook Pro appoggiato ad una superficie in moquette o su legno grezzo.
Notevole anche la durata della batteria: Logitech afferma una durata complessiva di 35 ore in wireless, nei nostri test il mouse è arrivato a due giorni, però c’è da dire che alcune opzioni possono influenzare la durata, come ad esempio l’illuminazione dei LED superiori, la presenza del peso e la risoluzione in uso (che incide sul processore).
Non abbiamo avuto modo di provare il tappetino PowerPlay, opzionale, che permette l’uso continuo del prodotto (senza peso inferiore) grazie alla carica ad induzione.
Conclusioni
Come avevamo anticipato all’inizio, questo Logitech G903 è un mouse a cui trovare un difetto è, senza mezzi termini, davvero difficile: il funzionamento in wireless e a filo è impeccabile, la precisione altissima e lpimpugnatura ferma e decisa. A guardare bene un lifting della finestra dei driver farebbe bene, ma si tratta di una procedura con la quale abbiamo a che fare molto raramente, una volta definiti i set sostanzialmente si fa tutto dal mouse.
Questa qualità si traduce in un costo molto importante, inutile girarci intorno, 184,99 Euro non sono pochi per un mouse ma è ovvio che qui si parla di un prodotto senza compromessi, una icona del settore.
I lettori lo possono trovare su Amazon con un piccolo sconto, con anche il tappetino PowerPlay per la ricarica wireless, ma il mouse dovrebbe essere presente anche nelle più diffuse catane di grandi magazzini italiani.
[usrlist Design:5.0 Facilità-d’uso:4.0 Prestazioni:5.0 Qualità/Prezzo:4.0]
Pro:
- Linee aggressive ma funzionali
- Impeccabile a filo e wireless
- La batteria dura un paio di giorni, anche di più se usato in modo discontinuo
Contro:
- I driver hanno bisogno di un lifting
- Il prezzo è importante
Prezzo: 184.99 Euro