La crisi europea non risparmia il gigante teutonico: Loewe avvia le procedure per l’amministrazione controllata. Insolvenze e conti in rosso degli ultimi bilanci da troppo tempo non danno tregua e Matthias Harsch, amministratore delegato della società, ha comunicato che presenterà un piano di riorganizzazione presso la Corte del distretto di Coburgo nel pomeriggio di oggi.
A luglio di quest’anno la società aveva tentato un programma di aumento di capitale, con il coinvolgimento di nuovi investitori (uno su tutti: Hisense) per cercare di rafforzare il capitale sociale dell’azienda, ma la mossa è servita a poco. Lo scorso anno sono state riportate perdite per circa 29 milioni di euro e annunciati i tagli di circa 1.000 posti di lavoro.
Harsch afferma che la società ha ricevuto sei offerte pubbliche di acquisto e che le attività riprenderanno con ogni probabilità entro fine ottobre. Al momento il produttore ha infatti ancora la liquidità necessaria per continuare la produzione fino alla fine dell’anno. Anche Apple in passato pare si sia interessata al marchio: voci in questo senso sono circolate a maggio del 2012 e di nuovo a febbraio di quest’anno. Secondo fonti non meglio precisate Apple aveva intenzione di offrire 87,3 milioni di euro, prezzo più alto rispetto alla capitalizzazione complessiva stimata in 58,79 milioni di dollari.
I prodotti Loewe vantano un’estetica all’avanguardia, forme minimaliste e interessanti innovazioni tecnologiche. Per questi e altri motivi (accesso a une rete commerciale consolidata, sistemi di distribuzione specializzati, fornitori e rivenditori di materiali che oggi non sono parte della rete di relazione di Apple) le voci sull’interessamento di Cupertino potrebbero non essere del tutto infondate.