La politica delle lobby Apple si arricchisce di un protagonista di rilievo: si tratta di Amber Cottle, esperta nel settore e molto famigliare agli ambienti amministrativi di Washington, città dove hanno sede le principali istituzioni governative degli Stati Uniti.
Assumere un esperto, capace di introdursi negli ambienti politici che contano per sostenere i propri interessi, è una pratica molto comune negli USA (e non solo); si tratta di avere un punto di riferimento, un intermediario che, toccando le leve del potere, promuove o evita che siano danneggiate le strategie aziendali. La professione del lobbista in molte istituzioni è prevista, disciplinata, normata e generalmente permette di esercitare in trasparenza la propria influenza sul potere politico.
Apple in passato non ha avuto, al contrario di altri concorrenti (es. Microsoft) una grande attenzione in quest’ambito, ma ultimamente sta aumentando la sua attività a Washington DC; recentemente, ad esempio, rappresentanti di Cupertino si sono incontrati con Obama per la questione delle problematiche sulle attività di sorveglianza effettuate dalla National Security Agency (NSA) e con il comitato del Senato sulla questione della diminuzione delle imposte sul reddito delle imprese.
La Cottle potrebbe dare una sostanziosa mano in questo ambito. In precedenza è stata Staff Director dei democratici nel Comitato Finanziario del Senato dove aveva – tra l’altro – l’incarico come Chief International Trade Counsel della commissione, esperienza importante per le necessità di Apple al Congresso. Nel Comitato Finanziario, la Cottle consigliava membri delle istituzioni e rappresentanti politici su questioni commerciali ed economiche internazionali e in precedenza è stata anche Vice sottosegretario del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti.
Apple sta cercando un nuovo vice presidente Worldwide Government Affairs dopo che Catherine Ann Novelli, che ricopriva questo ruolo sin dal 2007, ha lasciato l’incarico per andare a lavorare nel Dipartimento di Stato.