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L’obbligo di un App Store alternativo per Apple sempre più concreto in Europa

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Apple deve prepararsi ad affrontare il più grande cambiamento di sempre per iPhone e iPad, con l’Unione europea che dovrebbe attuare a breve quanto previsto nel Digital Markets Act (DMA), legge con nuove norme che regolamentano le attività consentite da parte delle grandi piattaforme digitali “per garantire mercati maggiormente equi e aperti”, e che – tra le altre cose – obbligheranno Apple a fornire funzionalità di “sideloading” (la possibilità di installare sui propri dispositivi app scaricabili all’infuori dell’App Store, ad esempio direttamente da Internet o da store alternativi).

La soluzione prevista nel DMA è quella che vorrebbero alcuni sviluppatori (es. Epic Games ma anche altri) per bypassare il sistema dei pagamenti delle app di Apple, ma gradita anche da Margrethe Vestager, commissario europeo per la concorrenza, apertamente contraria al monopolio dello store della Mela.

Stando a quanto riferiscono fonti del Wall Street Journal i negoziati sul testo dell’UE si chiuderanno entro la fine del mese, e in questo è previsto un provvedimento che obbligherà Apple a consentire agli utenti l’installazione di app per iPhone e iPad partendo da fonti esterne all’App Store, una possibilità contro la quale Cupertino si batte da tempo.

Coloro che sono favorevoli al sideloading accusano la Mela di distorcere la concorrenza, obbligando gli sviluppatori a passare per l’App Store per ottenere in questo modo la commissione del 30% (ridotta del 15% per fatturati fino a 1 milione di dollari durante l’anno solare precedente). Apple ha più volte replicato spiegando che il passaggio dall’App Store consente di effettuare verifiche e controlli vari, a garanzia dell’utente, che il consumatore che sceglie i suoi prodotti lo fa anche per motivi di sicurezza e privacy e che consentire il sideloading indebolirebbe nel complesso “l’esperienza iPhone”.

Al WSJ la Mela ribadisce quanto già affermato altre volte, spiegando che, a suo modo di vedere, il DMA metterà a repentaglio la sicurezza di iPhone, permettendo a malintenzionati di sfruttare il sideloading. “Governi e agenzie internazionali a livello mondiale hanno esplicitamente sconsigliato le disposizioni sul sideloading, che paralizzerebbero la privacy e le protezioni di sicurezza che gli utenti si aspettano”, ha dichiarato un portavoce di Apple, indicazioni simili a quelle già altre volte sentite dal CEO Tim Cook e Craig Federighi, Senior Vice President of Software Engineering di Apple.

L’obbligo sideloading per Apple sempre più concreto in Europa
Craig Federighi

Per scongiurare mosse come quella di Apple nei Paesi Bassi dove ha preferito pagare cinque sanzioni da 50 milioni di euro pur di non modificare la gestione dei pagamenti in-app, nelle prime bozze del testo che dovrebbe essere approvato dall’UE, la mancata osservanza del DMA è punibile con sanzioni salate che possono arrivare fino al 10% del fatturato annuo globale dell’azienda (se questo dovesse succedere si tratterebbe al momento di ben 37 miliardi di dollari). Come avvenuto nei Paesi Bassi, Apple potrebbe decidere di combattere in tribunale e opporsi se avrà lo spazio di manovra per farlo.

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