Il gorilla Nassir è debilitato dal caldo di un pomeriggio estivo, ed è seduto a poca distanza di uno sbiadito avviso riportato sulla gabbia di vetro dello Zoo di Toronto che chiede ai visitatori di non mostrare ai primati immagini e filmati dai cellulari.
“Molti soci e ospiti piazzano i telefoni cellulari sul vetro e mostrano loro filmati”, riferisce Maria Franke, direttore responsabile conservazione della fauna selvatica e del benessere degli animali. “Nassir è molto preso da questi video, è diventato distratto, non interagisce con gli altri gorilla e non fa quello che fanno di solito i gorilla, affascinato da gadget vari, telefoni e dai video”.
I gorilla condividono con l’uomo il 98% del DNA e a quanto pare hanno la stessa curiosità degli esseri umani. I custodi dello zoo hanno scoperto che i gorilla sono interessati ai cellulari dei visitatori bipedi. Secondo il biologo Rob Laidlaw, l’interesse degli animali verso questi dispositivi ha a che fare con il loro bisogno di stimoli, ed è legato alla noia che sperimentano in cattività. Stimolare gli animali che vivono in condizioni molto lontane dal loro habitat naturale è una sfida non semplice: la carenza di stimoli e le visite continue del pubblico possono causare negli animali frustrazione, stress, apatia e depressione. “Cercano qualunque opportunità per avere un coinvolgimento intellettivo”, riferisce Laidlaw che oltretutto è direttore esecutivo di Zoocheck, una organizzazione per la protezione degli animali. A suo dire possono esserci degli usi positivi di tecnologie negli zoo ma gli animali dovrebbero vivere il più possibile in ambienti simili a quelli naturali.
Al pari di molti adolescenti, Nassir sembra ossessionato dai cellulari; è fortemente legato al fratellastro Sadiki, con il quale condividere l’habitat stile foresta pluviale dello zoo. “È come un bambino: vorrebbe stare seduto nel seminterrato e giocare al computer”, spiega ancora Maria Franke. “Non so quali contenuti vede. Forse gorilla allo stato brado? Non ne ho idea. Cartoni animati? Non so. Ma c’è ovviamente qualcosa che lo attrae. Di sicuro c’è che l’assenza o la scarsità di stimoli naturali, impedisce di sviluppare comportamenti propri della specie.