Flappy Bird è stato “ucciso” perchè era una droga. Non usa esplicitamente questo termine, Don Nguyen, il, giovane sviluppatore vietnamita che ha prima creato e poi distrutto, eliminandolo da App Store il gioco, ma nella intervista rilasciata a Forbes parla di dipendenza indotta dal gioco ed è stata proprio l’idea che qualcuno si fosse trasformato in un “drogato” per causa sua, l’ha spinto a sopprimere il titolo.
Flappy Bird – dice Nguyen – è stato progettato per giocarci per pochi minuti quando si è rilassati. Ma è diventato in poco tempo un prodotto che induce assuefazione. Penso che sia diventato un problema. Per risolvere questo problema, è meglio rimuovere Flappy Bird. E’ andato, per sempre.
Parole che per quanto possano essere oneste e veritiere, non cancellano lo stupore: la maggior parte degli sviluppatori desidera proprio realizzare un gioco capace di creare “dipendenza” allo scopo di crescere in popolarità ed in guadagni; suona dunque strano che Nguyen invece per la stessa ragione abbia deciso di rimuovere il gioco dagli store. In ogni caso il dubbio principale fino ad oggi sollevato sul gioco, ovvero una potenziale causa da parte di Nintendo per gli elementi grafici un po’ troppo ispirati a Super Mario Bros, è stato fugato: Nintendo si è infatti chiamata fuori dichiarando la sua estraneità ai fatti.
Inoltre lo stesso Nguyen ha fatto retromarcia sulla recente sua dichiarazione rilasciata a The Verge, in cui sosteneva di guadagnare 50 mila dollari al giorno in pubblicità: la sua nuova versione è poco chiara, ed Nguyen si è limitato a sostenere di “non conoscere la cifra esatta”, sebbene sia consistente.
