Quando pensiamo allo scanner LiDAR di Apple immaginiamo principalmente tutte quelle applicazioni in Realtà Aumentata che questa tecnologia offre, come ad esempio il posizionamento delle indicazioni stradali attraverso il futuristico Street View di Google Maps. Oppure alle numerose applicazioni che si possono avere nel campo dei videogiochi.
In verità queste però sono soltanto delle rifiniture ad una tecnologia che ci semplifica di molto la vita (forse anche troppo, se guardiamo la cosa dal punto di vista dello sviluppo cerebrale) già da oltre un decennio grazie agli smartphone. Un nuovo servizio della BBC descrive invece un impiego molto più intelligente dello scanner LiDAR, che riesce a migliorare sensibilmente la vita delle persone con disabilità.
Ora che non è più un’esclusiva degli iPad Pro, visto che lo troviamo pure sulla serie Pro degli ultimi iPhone 12, questa tecnologia risulta infatti molto più accessibile (grazie alla maggiore tascabilità del dispositivo) e quindi viene esponenzialmente utilizzato molto di più. Non è perciò un caso che il filmato sia stato pubblicato attraverso il canale ufficiale YouTube dell’editore soltanto pochi giorni fa: il 3 dicembre infatti è stata celebrata la Giornata internazionale delle persone con disabilità (indetta dalle Nazioni Unite dal 1992).
Per quest’occasione la giornalista non vedente Lucy Edwards ha indagato sul modo in cui l’intelligenza artificiale sia in grado di aiutare le persone ipovedenti ad identificare persone e oggetti attraverso i propri smartphone. In questo contesto la tecnologia LiDAR di Apple fa dei veri e propri miracoli, vista la velocità e l’elevata precisione con cui lo scanner riesce ad analizzare l’ambiente circostante.
Utilizzando l’iPhone 12 Pro, una persona ipovedente – spiega – è in grado di passeggiare all’interno del proprio quartiere con molta più serenità perché il telefono è in grado di rilevare con precisione la distanza dalle persone nelle vicinanze e di identificare accuratamente i vari oggetti che ci sono nei paraggi. Il servizio è un vero e proprio inno all’inclusività generata dai progressi fatti dalla tecnologia applicata nell’universo dell’accessibilità. Lo trovate allegato in questo articolo: dopo una breve introduzione, il funzionamento della tecnologia viene mostrato a partire dal minuto 2:30.