L’International Telecommunications Union (ITU) ha approvato lo standard video H.265. Il nuovo sistema di codifica (High Efficiency Video Coding, HEVC) promette l’utilizzo ridotto (fino alla metà rispetto all’MPEG-4 H.264) della larghezza di banda utilizzata per lo streaming di contenuti, potenzialmente permettendo ai dispositivi mobile la visualizzazione di contenuti HD sfruttando connessioni wireless ad alta velocità, senza la necessità di ricorrere al buffering.
Lo Study Group 16 dell’ITU (responsabile della standardizzazione degli standard di codifica video H.26x), ha approvato il primo stadio del codec che potrebbe aprire le porte allo streaming di contenuti con risoluzione 4K. Stando a quanto riporta TechCrunch, lo streaming H.265 4K potrebbe essere fatto con connessioni da 20 o 30 Mbps, tipologie di collegamenti già nelle case di molti utenti nel mondo. Benché il formato sia stato già approvato, sarà necessario attendere affinché nuovi dispositivi possano sfruttarlo. Presto dovrebbero arrivare software (coder/encoder) specifici, mentre i dispositivi specificatamente in grado di avvantaggiarsi di questo codec non si vedranno prima di metà del prossimo anno. Tra le società che hanno mostrato già interesse: Broadcom, Cyberlink, Ericsson, Fraunhofer e Mitsubishi. Al Consumer Electroncis Show di Las Vegas di quest’anno, Samsung ha annunciato una TV al plasma (F8500) in grado di decifrare il video H.265. Anche Apple e Microsoft sostengono l’H.265. Dal lancio dell’iPad ad oggi la disponibilità di video in formato H.264 è passata dal 10% iniziale al più dell’84% di oggi.
[A cura di Mauro Notarianni]