La Corte d’Appello del Circuito Federale ha confermato quanto aveva già stabilito l’International Trade Commission su Apple, attestando che quest’ultima non ha infranto un brevetto contestato da Motorola concernente le notifiche push.
Motorola aveva presentato la citazione all’ITC nel 2010, affermando che il sistema di notifiche push violava il brevetto Motorola registrato presso il Trademark and Patent Office statunitense con il numero 6,272,333. L’ITC aveva rigettato la richiesta di Motorola e quest’ultima aveva poi presentato ricorso.
Motorola all’epoca affermava di aver tentato “lunghe” negoziazioni con Apple per licenziare il brevetto insieme ad altre 17 tecnologie relative a 3G, GPRS, il design dell’antenna e altre che Cupertino aveva “rifutato” di licenziare.
Motorola è stata più volte battuta da Apple su varie questioni che vedono le due società contrapposte. La casa di Cupertino ha ottenuto una vittoria a novembre dello scorso anno; per un diverso caso relativo a brevetti multitouch è atteso l’esame della Corte d’Appello dopo che l’ITC aveva chiesto l’annullamento della causa.
A ottobre dello scorso anno, Apple ha ha riattivato i servizi push mail per iCloud in Germania dopo che l’ingiunzione con cui Motorola aveva ottenuto il blocco dei servizi cloud in Germania era stata annullata. Florian Mueller, noto blogger esperto in questioni legali delle aziende tecnologiche, parlando della vittoria di Apple in Germania aveva definito il brevetto “morto”. “Google ha sprecato un sacco di soldi nei brevetti di Motorola” scriveva Mueller, ottenendo dopo tre anni di contenziosi in sostanza nulla, “zero di zero”.