Sembra che le corse di Uber possano essere giunte al capolinea in Italia: il Tribunale di Roma ha accolto un ricorso per concorrenza sleale presentato dalle associazioni di categoria dei tassisti e ha ordinato la sospensione dei servizi di Uber in tutta Italia entro 10 giorni. UberBlack, UberLux, UberSuv, UberX, UberXL, UberSelect e UberVan dovranno terminare le attività.
Inoltre Uber dovrà versare una penale di 10 mila euro per ogni giorno di ritardo nell’adempimento dell’ordinanza, mentre agli autisti toccherà una penale di 100 euro al giorno, sempre in caso di tardiva cessazione dell’attività.
“Siamo allibiti per il fatto che l’ordinanza vada nella direzione opposta rispetto al Decreto Milleproroghe appena emanato e alla Normativa Europea” commenta Uber la notizia sulla sua pagina ufficiale Facebook. “Per ora confermiamo che resteremo regolarmente operativi per i prossimi 10 giorni e che abbiamo deciso di fare appello contro questa decisione.”
La decisione del Tribunale di Roma segue una precedente simile del Tribunale di Torino, che aveva vietato l’utilizzo di UberPop, il servizio di “carpooling” disponibile attraverso l’applicazione, considerata ancora una volta concorrenza sleale.
In attesa dell’appello, Uber invita gli utenti e i suoi sostenitori a far sentire la propria voce: “Oggi più che mai è importante far sentire la propria voce: vi invitiamo quindi a farlo nei modi che riterrete più opportuni, condividendo le vostre esperienze o raccontando la storia di come Uber ha cambiato la vostra vita di driver o di passeggeri. Noi continuiamo a crederci. Non vogliamo pensare che un Paese come l’Italia non sia ancora pronto a realtà come la nostra.”