Le voci si rincorrono e cresce in maniera quasi spasmodica l’attesa. Adesso è davvero questione di poco o relativamente poco: prima Apple deve tirare fuori gli ultimi apparecchi per la stagione natalizia, poi celebrare le feste in tutto il pianeta e quindi, con l’Epifania o giù di lì, dare le notizie sull’atteso iTablet.
Come sarà ? Quali le caratteristiche? Quali le opportunità ? Fino ad ora si è detto davvero di tutto, e per questo sarà ancora più interessante scoprire in quale maniera si potrà essere sorpresi dall’inventiva di Apple. Schermo da 7 o da 10 pollici? Batteria speciale o normale? Mac OS X oppure iPhone OS maggiorato? 3G integrato o solo Wi-Fi? AOLED o LCD-LED? Di domande sul piatto ce ne sono parecchie. Bisogna avere un po’ di pazienza per avere la risposta.
Oppure, basta ascoltare le sirene dei rumors e i canti degli analisti. In particolare questi ultimi adesso stanno ridefinendo ancora una volta l’immaginario collettivo con azzardi degni di giocatori di pocker. C’è chi dice, come ad esempio Brian Marshall di Broadpoint AmTech che sostiene che il costo dell’iTablet sarà di 500 dollari, che avrà fortissime qualità e talenti per la lettura di eBook (lo dice anche Gizmodo) e che soprattutto entrerà in conflitto con il Kindle DX (489 dollari) perché avrà anche gli accordi per i contenuti degli editori.
Su questo punto, a dire il vero, si fa un po’ di confusione. C’è l’attesa quasi messianica del salvatore dell’editoria in pericolo e l’iTablet di Apple sta assumendo questi connotati. Ma in realtà non si capisce di quale settore editoriale si parli: editoria generalizzata, saggistica, scolastica, libri illustrati, guide, giornali, quotidiani o settimanali e mensili? La confusione sotto il cielo è tanta.
Ancora di più se si pensa che altri analisti hanno una lettura completamente diversa. Per Ezra Gottheil di Technology Business Research, in realtà l’iTablet sarà un iPod agli steroidi e costerà molto di più: 800 dollari almeno, con forme analoghe a quelle dell’iPod, obiettivo potenziale per il mercato non tanto di un tablet leggero ma di un iPod touch più grande e performante per i contenuti video e i giochi. Lo dice anche iLounge, dopotutto.
Cosa farà quest’apparecchio? Fornirà intrattenimento ma non darà la possibilità di leggere più di quanto non la dia l’iPhone e l’iPod touch: le terze parti dovranno produrre i software adeguati. Barnes & Noble, Amazon-Stanza e McSweeney sono pronti negli Stati Uniti. Da noi si fanno solo i readers dei siti dei giornali (Corriere e Repubblica) a pagamento, mentre il mercato USA, Francese e Spagnolo sono più ricchi e più fluidi. Vedremo tra pochi mesi cosa succederà .