Lisa Jackson, Vice Presidente di Apple responsabile delle iniziative in materia ambientale, policy e iniziative sociali, si trova a Parigi; accompagnata da Jane Hartley, l’Ambasciatrice degli Stati Uniti in Francia, ha incontrato Ségolène Royal, ministro dell’Ambiente, e Nicolas Hulot, ambientalista e consigliere del Presidente.
Macg spiega che non sono noti i dettagli delle discussioni ma si tratta probabilmente di incontri preparatori in vista della Cop 21, conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite in programma dal 30 novembre all’11 dicembre nella capitale transalpina.
A fine luglio la Casa Bianca ha lanciato l’iniziativa “American Business Act on Climate Pledge”, invitando le multinazionali a impegnarsi attivamente contro i cambiamenti climatici; Apple è tra le società che hanno promesso investimenti per bloccare il riscaldamento globale, contrastare i cambiamenti climatici, ridurre i consumi, tagliare le emissioni di CO2, ridurre il consumo di acqua e incrementare la produzione e il consumo di elettricità da fonti rinnovabili. Altre aziende che hanno sottoscritto precisi impegni, sono: Coca-Cola, Microsoft, Google, General Motors, PepsiCola, Walmart, UPS e Goldman Sachs.
Apple da tempo è attivamente impegnata su questo versante con il 100% di strutture e data center USA alimentati con energie rinnovabili; nel resto del mondo l’87% delle sue strutture è alimentato con energie “verdi”. L’obiettivo della Mela è alimentare tutti gli Apple Store del pianeta usando esclusivamente energie rinnovabili; in alcune nazioni (es. Cina) sono stati costruiti impianti fotovoltaici per generare energia sufficiente a compensare quella usata dagli Apple Store del Paese. Con una lettera aperta, Lisa Jackson (che è stata a capo dell’Environmental Protection Agency degli USA dal 2009 al 2013) lo scorso anno aveva detto: “Vogliamo che i nostri prodotti siano non solo i migliori al mondo, ma anche i migliori per il mondo”. E ancora: “Ci impegniamo al massimo per sviluppare innovazioni che ci permettano di ridurre il nostro impatto sull’ambiente, usare materiali più puliti e più sicuri, e dimostrare che il bene del pianeta può anche coincidere con il bene di un’impresa”.