L’accordo di tre anni per la condivisione di proprietà intellettuali tra Apple e Liquidmetal (che non ha portato essenzialmente nessun nuovo prodotto, se si escludono le graffette di serie con alcuni iPhone), è al termine. L’ha detto Tom Steipp, CEO di Liquidmetal, annunciando i risultati finanziari dell’ultimo trimestre dell’anno fiscale.
Rispondendo alle domande degli analisti, ha osservato che specifici regolamenti obbligano l’azienda a comunicare eventuali estensioni degli accordi con Apple ma i rappresentanti della casa della Mela non hanno firmato il nuovo contratto per rinnovare gli accordi che erano stati siglati la prima volta ad agosto del 2010 e poi estesi fino a giugno del 2012. Steipp specifica che questo non significa che Apple ha perso interesse verso l’azienda: Cupertino ha una “licenza perpetua” che gli consente di usare la lega amorfa nel campo dell’elettronica di consumo. Il mancato rinnovo sembra avere a che fare con reciproche proprietà intellettuali relative derivante da studi eseguiti sul materiale. La situazione non è esattamente chiara ma tutte e due le aziende, e, come noto, specialmente Apple, non rivelano mai nulla sugli accordi con clienti e fornitori.
La Mela ha fatto vari esperimenti con Liquidmetal ed ha anche registrato un brevetto specifico: un metodo per applicarla nel die dei semiconduttori o sistemi di raffreddamento aumentando la capacità di disperdere il calore. Le leghe Liquidmetal richiedono l’utilizzo di grandi quantità di platino, una risorsa molto costosa e probabilmente Apple al momento potrebbe aver scelto di usare composti meno dispendiosi per lo sfruttamento in particolari campi specifici.
Interessante notare che la licenza “completa, esclusiva e perpetua” impedisce a concorrenti di Apple di usare la lega senza sue specifiche autorizzazioni. Una clausola specifica, infatti, concede a Cupertino il diritto di prelazione per ancora due anni. In altre parole, i concorrenti di Cupertino non potrebbero creare nulla acquistando il diritto di farlo da Liquidmetal, a meno che Apple non lo conceda esplicitamente.