L’iPhone è tre volte più affidabile del concorrente Samsung. Questo l’esito di uno studio della società FixYa, specializzata nella riparazione di dispositivi mobile.
L’azienda americana ha usato per elaborare i suoi dati alcuni fattori chiave normalmente non tenuti in considerazioni dagli utenti nell’acquisto di un dispositivo. Uno dei parametri più importanti in termini di fedeltà e apprezzamento è l’affidabilità complessiva. Per preparare lo studio sono stati esaminati i dati di 772.558 report, nei quali agli utenti era stato chiesto di elencare pro e contro di ogni importante dispositivo delle principali società del settore. Tra i dati più interessanti è che nel caso di Apple, pur detenendo il 26% di quote di mercato globale della telefonia, in meno del 10% dei casi sono stati riscontrati problemi. Gli utenti di Samsung, che ha all’incirca la stessa quota di mercato di Cupertino, hanno lamentato un +150% di lamentele rispetto ad Apple. Nokia, al terzo posto nella classifica dei produttori che occupano le rispettive quote di mercato, è quella che ha ottenuto il risultato peggiore (22.15% di segnalazioni di problemi), il doppio delle lamentele rispetto agli utenti Samsung e il 45% delle lamentale riguardanti i dati elaborati da FixYa.
Guardando al mercato dal punto di vista delle sole lamentele, è Motorola la società che ne esce peggio. Pur occupando una quota di mercato del 2% del mercato smartphone, le lamentele sono pari a quelle degli utenti Samsung con il 22.7% dei casi. Ciò significa che, in proporzione, i dispositivi Motorola hanno 10 volte in più la possibilità di avere problemi rispetto a quelli di Samsung.
Ogni marchio è stato valutato e ai clienti è stato chiesto di indicare pro e contro nella segnalazione complessiva. I fattori “contro” l’iPhone non hanno nulla a che fare con l’hardware o l’affidabilità del software, ma con elementi quali l’impossibilità di personalizzare alcune funzioni e la scarsa durata della batteria (quest’ultimo, un problema, sentito dalla maggiorparte dei possessori di uno smartphone).
Problemi a parte, i dispositivi di Motorola sono apprezzati per la durata della batteria (un fattore evidenziato anche per il Samsung S III), il design migliorato nei recenti modelli, la sensazione che offre il telefono nelle mani dell’utente. Le lamentele su Motorola si concentrano su fattori quali: la qualità della fotocamera e speaker, malfunzionamenti del touchscreen (in particolare nei modelli Atrix e Droid), l’impossibilità di rimuovere alcune app di serie.
I telefoni di Nokia sono criticati per le dimensioni dei display, l’insufficiente durata della batteria e la produzione eccessiva di calore. Gli utenti lamentano inoltre la mancanza di app, un “ecosistema” povero e la lentezza dei dispositivi nel rispondere a gesture e tocchi, problema che dovrebbe avere a che fare con Windows Phone e Symbian, i due principali OS usati da Nokia.
Contrariamente agli utenti Motorola, i clienti Nokia apprezzano qualità e durata dei touchscreen (nessuno ha lamentato problemi su questo aspetto). Altro aspetto gradito dagli utenti Nokia è l’aspetto e il grado di personalizzazione della homescreen di Windows 8.
I telefoni Samsung sono apprezzati per il display (pochi hanno riportato problemi come ad esempio la presenza di pixel difettosi o cose del genere), Lo skinning, la possibilità di personalizzazione, del sistema Android con l’interfaccia TouchWiz è generalmente ben apprezzato dagli utenti che acquistano i dispositivi di questa casa. Anche il Galaxy S III beneficia dell’interfaccia in questione e gli utenti, come già accennato, apprezzano anche la migliorata durata della batteria. Quest’ultimo elemento è fonte di lamentele per quanto riguarda la linea Galaxy Nexus; gli utenti lamentano inoltre problemi nella qualità audio e nell’utilizzo del telefono.
Gli iPhone di Apple hanno ottenuto un punteggio complessivo di affidabilità di 3.47 su 4. Samsung 1.21 su 4; Nokia 0.68 su 4; Motorola 0.13 su 4. Il punto critico dell’iPhone sembra la durata della batteria e l’impossibilità di personalizzare alcuni aspetti. Il primo è un fattore sul quale Apple dovrà lavorare sull’hardware; il secondo è facilmente superabile con eventuali aggiornamenti software, ammesso che questo rientri nella strategia di Apple.
[A cura di Mauro Notarianni]