Una startup denominata Smart Vision Labs ha sviluppato SVOne , un dispositivo che sfrutta l’iPhone e il sensore della sua fotocamera, permettendo di avere uno strumento portatile utile per varie attività nel campo dell’optometria.
Marc Albanese, co-fondatore di Smart Vision Labs, spiega a 9to5Mac che in un recente viaggio a Haiti grazie al dispositivo in questione ha potuto eseguire veloci diagnosi (una media di una al minuto) e indicare le relative prescrizioni. Il sistema, a suo dire, è non solo molto più efficiente di altri, ma la sua velocità lo rende comodo anche per lavorare con i bambini, non sempre disposti a farsi visitare con i classici esami oculistici di routine.
“Ero in un villaggio rurale di Haiti, all’interno di un furgone gremito da altri 16 volontari, tutti esausti dopo un’intera giornata di esami della vista. Il mio collega Greg Van Kirk ed io, eravamo fisicamente stanchi ma mentalmente rinvigoriti. Come membri del refraction team, Greg ed io abbiamo esaminato la refrazione di circa 250 persone in sei ore, premiati dal sorriso di una donna che forse ha visto chiaramente per la prima volta nella sua vita. Negli esami, abbiamo usato con successo l’autorefrattore basato su smartphone, accessoio su quale stiamo lavorando da due anni. Vivere in prima persona la richiesta di servizi nel campo della visione a Haiti ha consentito al nostro team di confermare che gli sforzi dedicati al dispositivo negli ultimi due anni erano stati ben spesi”.
L’accessorio per l’iPhone include una batteria che offre 56 ore di autonomia e offre la possibilità di operare con poca luce. Un’app dedicata esegue le misurazioni e indica le prescrizioni. Il sistema sfrutta il cloud per memorizzare dati quali il giorno in cui è stato fatto l’esame, i dati del paziente, la data alla quale eseguire i futuri esami. L’oggetto è particolarmente indicato per l’uso in condizioni difficili. Il dispositivo non è ancora commercializzato ma è possibile iscriversi per ottenere dettagli e altre informazioni, non appena sarà in vendita.