Da quando fu lanciato sul mercato iPhone, Apple ha sempre mantenuto una certa coerenza relativamente ai prezzi dei propri dispositivi. Negli ultimi anni l’utenza ha assistito ad un leggero incremento di prezzo, da 659 euro dell’iPhone 4 ai 729 dei successivi, ma si tratta di una eccezione tutta italiana. Al di là di questo, ad ogni presentazione di un nuovo iPhone, i consumatori hanno sempre fatto affidamento su una fascia di prezzo predeterminata. Secondo il portale Investor però la situazione potrebbe cambiare quando Apple presenterà iPhone 6 nel 2014: prevedendo una rivoluzione completa del form factor e delle specifiche tecniche, Apple potrebbe incrementare il prezzo visto fino a oggi per coprire i maggiori costi delle componenti e della costruzione, ma non solo.
L’incremento pronosticato del prezzo di iPhone 6 sarebbe infatti dovuto anche a un altro fattore: evitare l’erosione dei margini di profitto avvenuta con il lancio di iPhone 5. Questo dispositivo lanciato nel 2012, ha avuto un costo di produzione maggiore per l’azienda, sebbene il prezzo di vendita al consumatore finale rimase invariato. Ed infatti, quando l’iPhone 5 venne lanciato sul marcato, i margini di profitto per Apple diminuirono, atteso che il costo per un display più grande, sommato a quello dei nuovi materiali, non fu bilanciato da un prezzo di vendita più alto rispetto al precedente iPhone 4S.
Pertanto, Apple potrebbe decidere di aumentare il prezzo dell’iPhone 6, recuperando così in parte l’erosione dei margini di profitto avvenuta nel 2012 con il lancio dell’iPhone 5. Inoltre, stando ai rumor e alle indiscrezioni, l’iPhone 6 dovrebbe portare un completo rinnovamento per lo smartphone, con nuove caratteristiche, tra cui un display ancora più grande. Anche questo, dunque, potrebbe far lievitare ulteriormente il prezzo di vendita.
Se davvero Apple decidesse di lanciare un nuovo iPhone con un prezzo base superiore ai 729 euro attuali, si troverebbe ad affrontare il comprensibile malcontento di numerosi utenti. E’ anche vero, però, che un aumento di prezzo potrebbe essere giustificabile nel caso un cui Apple decidesse di rilasciare un iPhone con una capienza di 128 GB. In quest’ultimo caso, la scaletta dei prezzi andrebbe rivista in considerazione della maggiore memoria interna, così come è già avvenuto per iPad da 128 GB.
L’ipotesi di un iPhone 6 più costoso rispetto alle versioni precedenti non può essere scartata ma non sembra tener conto delle scelte tradizionalmente compiute da Cupertino per i propri prodotti e nemmeno della riduzione dei costi delle componenti da una generazione all’altra. Per esempio quando Apple ha introdotto i nuovi iMac super sottili alla fine del 2012, il prezzo di partenza è in effetti stato leggermente rialzato rispetto al modello base del 2011. In generale però Apple sceglie una strada diversa: il prezzo dei computer, di iPhone e di iPad rimane sempre lo stesso mentre vengono aggiornate e potenziate le caratteristiche e le specifiche tecniche. Questo è ovviamente possibile perché migliorano le tecniche di produzione e con il passare del tempo cala il prezzo delle componenti.
L’esempio migliore e più recente contro l’ipotesi di un incremento di prezzo di iPhone 6 arriva proprio da iPhone 5s. Il prezzo dello smartphone top di gamma di quest’anno è rimasto uguale a quello di iPhone 5 del 2012 ma anche se lo schermo è rimasto identico, Apple integra ora il processore Apple A7 a 64 bit, molto più veloce e potente rispetto alla generazione precedente. A questo si aggiunge il sensore Touch ID per la scansione delle impronte, che rappresenta oltre a una sfida ingegneristica non indifferente, la prima implementazione di successo di un dispositivo così compatto in uno smartphone, con un costo superiore per Apple. Per tutte queste ragioni anche se non è possibile escludere a priori un eventuale aumento di prezzo, è molto probabile che il nuovo iPhone 6 seppur profondamente modificato e rinnovato sarà proposto con la stessa scaletta di prezzi delle versioni attuali, tuttalpiù con l’aggiunta di un nuovo modello top da 128 GB più costoso.