Non solo Amazon come scrivono tutti, ma il nuovo iPad è una sfida su due fronti anche contro Intel: per la CPU o meglio il system on chip utilizzato e realizzato “in casa” e per le applicazioni che andranno a concorrere con l’App Up Center, l’Application Store di Intel destinato ai netbook il quale, per la verità , al momento non fa paura a nessuno. Essendoci però dietro le forti spalle del grande produttore di CPU, questo ha il tempo, la possibilità economica e la capacità di investire sul proprio store grandi quantità di denaro e convogliare l’interesse degli sviluppatori più disparati.
Lo store di Intel offre software sia per il sistema operativo Microsoft Windows, sia per il sistema operativo open source Moblin e, più avanti nel corso dell’anno, offrirà il supporto per più ambienti di runtime. Parter quali Acer, Asus, Dell e Samsung potranno includere applicazioni per i palmari basati su processori Atom, gli smartphone, i dispositivi elettronici di largo consumo, gli apparecchi TV e altro ancora.
Le applicazioni disponibili sullo store di Intel sono al momento un numero modestissimo se confrontate con quelle presenti sull’App Store (oltre 140.000); con l’iPad, poi, vedremo molte nuove applicazioni: il suo grande display permette interessanti opportunità e ha fornito nuove idee a molti sviluppatori.
Intel e i suoi partner (tutti grandi big dell’informatica) per il momento non possono fare altro che inseguire. Il superamento in corsa è al momento solo una chimera e i numeri di Apple sono spaventosi: store disponibile in 77 nazioni in tutto il mondo e tre miliardi di applicazioni scaricate in meno di 18 mesi.
[A cura di Mauro Notarianni]