Nei casi di emergenza l’intelligenza artificiale può essere d’aiuto ai medici: permette di individuare più rapidamente le emorragie cerebrali, con un alto grado di precisione. Ancora una volta, grazie alla ricerca, la tecnologia che incontra la medicina e fa il primo passo per diventare un grande aiuto per la salute.
Le emorragie cerebrali sono particolarmente difficili: i falsi positivi rallentano l’intervento dei medici, mentre non riuscire individuare anche una piccola emorragia potrebbe essere mortale. La tecnologia potrebbe essere pronta per essere d’aiuto ai medici. I ricercatori di UC Berkeley e UCSF hanno creato un algoritmo in grado di rilevare le emorragie cerebrali con una precisione migliore di due radiologi su quattro (almeno secondo quanto riscontrato da alcuni test).
Il processo si basa sull’analisi di 4.396 scansioni CT. Questo è un numero relativamente piccolo di campioni, ma le anomalie sono state dettagliate “a livello di pixel”, secondo UCSF. In altre parole, l’intelligenza artificiale aveva molte meno probabilità di interpretare erroneamente il rumore e altri errori e individuare soltanto le vere emorragie. L’intelligenza artificiale viene addestrata a osservare una parte di un’immagine alla volta e non tutto l’insieme: questo tipo di osservazione ridurrebbe le possibilità di ipotesi errate.
Come altri sistemi di rilevamento basati sull’intelligenza artificiale, anche questo non sostituirà completamente i medici. Sarà invece di supporto: in pochi secondi può fornire un rapporto e può classificare automaticamente diversi tipi di emorragia, facendo risparmiare tempo prezioso ai medici in caso di emergenza e garantendo loro la possibilità di individuare emorragie difficilmente rintracciabili e che potrebbero essere fatali nelle peggiori circostanze.
Mentre gli scienziati stanno ancora testando l’algoritmo sulle scansioni TC dai centri traumatologici, potrebbe arrivare presto il giorno in cui l’intelligenza artificiale verrà utilizzata per verificare rapidamente le condizioni dei pazienti e aiutare i medici a essere tempestivi e pronti a salvare le vite.