Google sta sviluppando una soluzione basata sull’intelligenza artificiale che permetterà a ipovedenti e non vedenti di correre in autonomia. A guidare l’utente sarà un’app che trasformerà lo smartphone in un occhio sul percorso, precedentemente tracciato, e un indossabile collegato, composto da un’imbracatura e delle cuffie, che guidano sul percorso.
Google sta sperimentando, infatti, un sistema di intelligenza artificiale progettato per aiutare le persone non vedenti e ipovedenti a correre autonomamente. Un’iniziativa a favore dell’accessibilità che in questo tempo, in cui per il Coronavirus si è tutti chiamati al distanziamento sociale, rappresenta una risorsa interessante per ipovedenti e non vedenti che prima erano abituati a correre “legati” a un altro corridore.
Il colosso di Internet intende, tramite questo progetto – una ricerca ancora in fase iniziale – offrire a queste persone una maggiore indipendenza. L’obiettivo è quello di non rendere più necessario muoversi con un cane guida o legati a un’altra persona, offrendo a chi ha disabilità visive un’opportunità di autonomia unica.
L’utilizzo del sistema sarà molto semplice. Il corridore deve collegare il proprio telefono Android a un’imbracatura progettata da Google che gli gira intorno alla vita. Un’app, Project Guideline, potrà accedere alla fotocamera del telefono per verificare il percorso, che dovrà essere segnato precedentemente sul terreno. L’app individua la linea e invia segnali audio alle cuffie quando il corridore si allontana dall’itinerario. I segnali sonori guideranno, di fatto, chi corre verso la direzione giusta e in questo modo non si allontanerà dalla linea segnata sul percorso.
L’app non necessita di una connessione Internet per funzionare e tiene conto di una serie di condizioni meteorologiche e di illuminazione. Richiede che il percorso sia stato precedentemente segnato. Google ha sviluppato il sistema per non vedenti e ipovedenti con l’aiuto di Thomas Panek, presidente e CEO di Guiding Eyes for the Blind, non vedente e appassionato corridore.
Come Google, molte altre aziende stanno dedicando risorse alla ricerca per l’accessibilità dei disabili e tra queste ricordiamo Apple e Ikea. Tutte le notizie che riguardano i disabili, la tecnologia e il design si possono trovare in questa sezione dedicata all’accessibilità di Macitynet